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Stupiti dalla bolletta elettrica: ma quel previsto calo dei prezzi?

Alcune fatture della SES recapitate recentemente stanno facendo discutere. Diverse le lamentele. L'azienda: «Ci sono spiegazioni chiare».
Ti-Press (archivio)
Stupiti dalla bolletta elettrica: ma quel previsto calo dei prezzi?
Alcune fatture della SES recapitate recentemente stanno facendo discutere. Diverse le lamentele. L'azienda: «Ci sono spiegazioni chiare».

LOCARNO - Ma come? A inizio settembre 2024 l'annuncio del calo dei prezzi dell'energia e ora la legnata? Diversi clienti della Società Elettrica Sopracenerina (SES) negli ultimi giorni hanno picchiato i pugni sul tavolo dal nervoso. Per la bolletta, con aumenti anche di 1'000 franchi all'anno. Ma anche per un apparente squilibrio tra conguagli e acconti.

Telefonate e mail – A confermarlo è il portavoce Lorenzo Franscioni. «È così. La nostra azienda gestisce all’incirca 90'000 punti di fornitura in 42 comuni ticinesi e grigionesi. E in questi giorni stiamo ricevendo molte chiamate e mail di lamentela. Ma la fattura a saldo ricevuta di recente non ha alcuna relazione con quanto annunciato a settembre».

L'anno che verrà – Il motivo è presto detto. «Quella che la gente sta ricevendo – commenta Franscioni – è la bolletta relativa ai consumi del 2024. Mentre la riduzione delle tariffe si rifletterà nella futura bolletta del 2025 che la gente riceverà a inizio 2026».

Un mix di cause – I fattori che, per alcuni, hanno influito sull'attuale bolletta più alta sono essenzialmente tre. E il portavoce della SES li elenca con precisione: «Prima di tutto nel 2023 molti consumatori, a seguito delle campagne legate alla penuria energetica, hanno ridotto l’utilizzo di elettricità. Si è presa dunque una certa abitudine. Secondariamente, lo scorso anno le tariffe sono aumentate rispetto al 2023. Infine, il 2024 è stato un anno con periodi più freddi rispetto ad altri anni. E quindi mediamente è stata usata più corrente».

Tra acconti e conguagli – Anche la questione degli acconti e dei conguagli ha una spiegazione. Ancora Franscioni: «I calcoli vengono fatti riferendosi ai consumi dell’anno precedente. Di principio da anni cerchiamo di suddividere i costi dell’elettricità in modo che gli importi delle tre richieste d’acconto e della fattura a saldo siano di importo simile, in modo da non causare troppi squilibri di spesa per il cliente. È chiaro che a causa dei maggiori consumi, molto difficili da prevedere, e delle tariffe più elevate del 2024, purtroppo alcuni clienti si ritrovano ora con un conguaglio più elevato rispetto agli acconti già pagati».

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