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LUGANO

«Se ti pago faccio di te ciò che voglio: no, non funziona così»

Professioniste del sesso sempre più confrontate con maschilismo e aggressività. L'appello di Melba Monti, 25enne attiva nel mondo erotico.
Melba Monti
«Se ti pago faccio di te ciò che voglio: no, non funziona così»
Professioniste del sesso sempre più confrontate con maschilismo e aggressività. L'appello di Melba Monti, 25enne attiva nel mondo erotico.

LUGANO - Professioniste del sesso sempre più confrontate con maschilismo e aggressività dei clienti. Il tema è emerso a margine del dramma di Lodrino, costato la vita a un'escort 21enne rumena. Il problema è talmente sentito che le ragazze avrebbero delle liste nere. Un modo per segnalarsi a vicenda i clienti potenzialmente violenti e pericolosi. Melba Monti, 25enne attiva nel mondo erotico ticinese (e non solo) ha una sua personale visione del fenomeno.

Quale?
«Va di moda la mentalità del "Se ti pago, faccio di te ciò che voglio". Ma non funziona così».

Un'affermazione forte.
«C'è bisogno di dirlo a gran voce: chi lavora in questo settore ha una dignità. Non è un oggetto. E ci sono dei limiti».

Tu da Only Fans sei sbarcata al night club Lux di Balerna, passando per alcuni film hard. Ne avrai viste di tutti i colori...
«Ci sono maschi che pensano di dare libero sfogo alla propria rabbia e alla propria frustrazione quando si trovano di fronte a una professionista del sesso. Perché considerano la donna solo un pezzo di carne».

Hai un'esperienza personale che ti ha particolarmente colpita?
«Ricordo una videochiamata hard avuta con un cliente. A un certo punto voleva incontrarmi dal vivo a tutti i costi. Io l'ho frenato».

E poi?
«A quel punto è come impazzito. Mi ha insultata, minacciata. Una donna ha sempre il diritto di dire di no. Di mettere un limite».

Ora lavori in un night club. Come ti senti a livello di sicurezza?
«Sono fortunata perché mi muovo in un ambiente protetto».

In un night club teoricamente non si fa sesso.
«Mi accorgo però che anche qui c'è chi vuole andare oltre le regole di base. Alcuni ti pagano il drink e allora pensano di poterti fare ogni cosa».

Quello a luci rosse è un ambiente pieno di incognite. Come ci si convive?
«Sento tante storie tormentate di ragazze in difficoltà nella gestione dei clienti. Parlo soprattutto di chi lavora in appartamento o fa servizio a domicilio. Ci sono molti clienti gentili. Ma anche persone che vogliono insultare, picchiare. A volte sono alterate da sostanze. Il maschilismo estremo comunque è una piaga sociale. Non riguarda solo il settore erotico».

Ecco. Parliamone.
«Nel mondo a luci rosse tu incontri uno spaccato della società. La violenza seppure con altre sfumature c'è anche altrove. A me capita di uscire a Milano e di sentire commenti beceri e volgari, di vedere gente che allunga le mani. È una deriva. E l'educazione sessuale delle persone dovrebbe ripartire dal rispetto».


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