Cerca e trova immobili
CANTONE

Schiavi di Temu: «Così non va»

Le piattaforme cinesi spopolano nella Svizzera italiana. Negozianti del territorio preoccupati. La segretaria dell'ACSI: «Politica immobile».
Depositphotos/ Tio.ch
Schiavi di Temu: «Così non va»
Le piattaforme cinesi spopolano nella Svizzera italiana. Negozianti del territorio preoccupati. La segretaria dell'ACSI: «Politica immobile».

LUGANO - Svizzeri fan degli acquisti sulle piattaforme online cinesi. Con i ticinesi in prima linea. Secondo un sondaggio condotto da Comparis la percentuale di chi ha fatto almeno un acquisto su Temu, Shein, Aliexpress e Wish nel 2024 è pari al 69% nella Svizzera italiana, contro il 57% della Romandia e il 19% della Svizzera tedesca. Un primato che non piace ad Antonella Crüzer, segretaria generale dell'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI).

Qual è il vostro sentimento di fronte a questo dato? 
«Non siamo sorpresi. Il potere d'acquisto dei ticinesi si è deteriorato negli ultimi anni. Gli stipendi sono più bassi rispetto al resto della Svizzera e queste piattaforme appaiono come una soluzione facile e comoda per spendere di meno».

I piccoli negozianti attivi sul territorio sono scoraggiati. Situazione irreversibile?
«A noi spiace che la politica non faccia nulla. Le autorità non stanno reagendo di fronte a questa concorrenza sleale. Anzi, il Parlamento sta addirittura annacquando la legge sulla concorrenza, aprendo ancora di più le porte a un libero mercato che penalizza chi è attivo qui».

Le viene in mente una soluzione concretizzabile a breve termine?
«Bisognerebbe innanzitutto obbligare queste aziende ad avere una sede su suolo nazionale. Perché nessuno si muove?»

Il fatto che manchi una sede in Svizzera è un problema anche per altre questioni. 
«Esatto. Se uno ha un reclamo da fare, non sa a chi rivolgersi. C'è chi ordina compulsivamente questa merce e poi si accorge che la qualità è bassa. Ma è troppo tardi per contestare qualsiasi cosa. Noi riceviamo segnalazioni per problemi di resi, pacchi mai arrivati, aspettative non rispettate. I clienti possono urlare finché vogliono, ma dall'altra parte non c'è nessuno».

Si ordinano tantissimi oggetti tecnologici. 
«Già e a volte non rispettano le norme di sicurezza. Sapete che se va a fuoco la casa a causa di uno di quegli oggetti l'assicurazione potrebbe non rispondere? La questione della sicurezza vale anche per i giocattoli, per i cosmetici, per i prodotti per la casa e tanto altro».

Da anni si sensibilizza sulla questione della qualità. Perché il consumatore non recepisce il messaggio?
«I nostri soci in realtà si dimostrano sensibili. Ma rappresentiamo una goccia nel mare. D'altra parte si continua a chiedere al consumatore di essere responsabile. Di non sostenere aziende che inquinano e non rispettano i diritti dei lavoratori. Ma il buon esempio dovrebbe venire dall'alto. La politica non dà segnali chiari, così non va».

È cambiata la cultura dei consumatori?
«Temo di sì. La logica della massimizzazione del profitto, che ha reso avida una parte dell'economia, ha influenzato anche molti consumatori: sono disposti a sostenere un modello irresponsabile pur di risparmiare. Siamo su un'isola dai prezzi alti e la gente è stufa. In più queste piattaforme fanno moltissima pubblicità, ti fanno credere di potere comprare il mondo con poco». 

Anche il modo di spedire la merce è "geniale". 
«Tu ordini 100 oggetti e loro spediscono 100 pacchi. Così aggirano i dazi. È un modello economico diretto ed efficace. Ma quanto inquina? Hanno costruito tutto a regola d'arte. Con il rischio per i consumatori di ordinare con pochi click prodotti di cui nemmeno hanno bisogno. È l'apice di un capitalismo distruttivo». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Marcocdc 6 gior fa su tio
Premesso che è sempre meglio comprare direttamente su Aliexpress, che è la vera mamma di tutti questi siti (a sua volta figlia di AliBaba per i grossi ordini), e che, sapendo scegliere e valutare bene i prodotti (leggendo tutte le recensioni) le occasioni di prendere una fregatura sono molto limitate (e nel complesso vale comunque la pena); il vero problema non sta nella concorrenza e la soluzione non sta nell'obbligare ad avere una sede fisica, anche perché Galaxus, ad esempio, vende i Playmobil ad un prezzo più basso di quanto li pago io che sono rivenditore ufficiale Playmobil per il Ticino. Eppure ha la sede in Svizzera. Il problema dei negozi è soltanto l'affitto. Si paga troppo rispetto al mercato spesso limitato. Gli affitti commerciali sono semplicemente insostenibili. Cominciamo col trovare una soluzione al problema dei canon di locazione e vedrete come le cose cambieranno.

ilfastidio 6 gior fa su tio
È curioso: pensavo che l'associazione dei consumatori si occupasse di difendere i consumatori e non la grande distribuzione svizzera. Se il consumatore compra un prodotto dalla Cina: non va bene. Se lo stesso consumatore compra il prodotto dal negozio svizzero che l'ha acquistato in Cina (ricaricando l'inverosimile): è tutto ok. Ovviamente: nemmeno mezza parola su alcuni prezzi (giganti) della grande distribuzione, quelli non colpiscono i consumatori, vero?

Arcadia7494 6 gior fa su tio
Io preferisco da sempre il negozio fisico per il contatto con le persone, per poter fare due chiacchiere, in particolare nei negozi piccoli dove ci si conosce e con scelta limitata. In questo modo , oltre a distrarmi, riduco i rischi di spese superflue. A parte alcune app (Tutti, Ricardo, Ebay) che uso per cercare oggetti delle mie collezioni, io evito infatti l’online ma pure i grandi supermercati perché le tentazioni sono enormi e so che spenderei molto di più. Le grosse aziende online usano trucchi di marketing molto sofisticati per acchiapparti e trattenerti ore a cercare prodotti, mentre nei grandi supermercati la scelta è così ampia che , tipo in quelli oltre frontiera, ho visto ingordi caricare carrelli che sembravano esser scorte per 3 mesi e invece era la spesa della settimana! A casa mia ho l’impressione che l’80-90% delle cose siano “superflue”. Eppure quel giorno sembrava tutto cosi necessario :)

ziodighel 6 gior fa su tio
Ottimo articolo per tirarsi la zappa sui piedi

Sierra 1 sett fa su tio
Date lavoro ai Ticinesi e ai residenti e pagateli con salari al pari del resto della Svizzera.È il dumping che toglie lavoro ai Ticinesi. Ecco, qui, la politica tace da anni. Temu offre prodotti a prezzi bassi e i Ticinesi, allo stremo acquistano da questa piattaforma.

marmot 1 sett fa su tio
La colpa di Temu: saper vendere. La colpa dei Ticinesi: avere un potere d'acquisto da fame. Invece di trovare una soluzione, la CH metterà in atto una contromisura come al solito. Impara a leggere oltre i dati, CH

Sonia caffetteria 1 sett fa su tio
Noi viviamo nella Svizzera tedesca, facciamo spesso acquisti su Temu poiché i prezzi nei negozi sono troppo alti rispetto ai guadagni!!! Anche siamo in difficoltà, purtroppo non solo in Ticino 😓

Bibi's 1 sett fa su tio
Le classiche cinesate..

Elisa_S 1 sett fa su tio
Fatta eccezione per una scatola organizer e un mini spazzolino per le pulizie.. il resto ordinato (tshirt, cavo elettrico usb...) finito nella spazzatura. La maglietta puzzava di chimico e dopoil lavaggio si è accorciata. Il connettore usb dopo un mese non funzionava più . Temu solo per alcune cose (non a contatto con la pelle e non elettriche)

littli 1 sett fa su tio
Risposta a Elisa_S
Preso diverse felpe, lavate subito, ed ora a distanza di mesi e lavaggi sono ancora perfette e non rimpicciolite. Prese tutte da TEMU. La scorsa estate prese T-shirt la stessa cosa sono ancora perfette.

Peste Suina 1 sett fa su tio
Merce da schifo e tempi di consegna molto molto lunghi ... prima ed ultima volta

pag 1 sett fa su tio
Risposta a Peste Suina
hai scelto male l'articolo e nn hai guardato la data di consegna prima di confermare l'ordine. Io fatto tanti acquisti tutti eccellenti. w temu

littli 1 sett fa su tio
Risposta a Peste Suina
Da me è successo il contrario merce soddisfacente ed arrivata nella date che mi erano state comunicate dopo 1 settimana o 10 giorni. Mentre che quando ordinavo da Wish merce buona ma anche tanta attesa nella consegna.

Io 1 sett fa su tio
Questa è pura disinformazione dicendo che la merce non arriva..che se devi reclamare non c'è nessuno e che la merce è di pessima qualità...io compro da Temu e sono molto soddisfatta se hai problemi ci sono h24...se ritorni qualcosa è gratis e a volte ti dicono di tenerlo...qui abbigliamento e scarpe tutto made in Cina e allora devo spendere 10 volte tanto???? Io guardo il mio.borsello!

Peste Suina 1 sett fa su tio
Risposta a Io
Tu sei un caso unico mi sa

pag 1 sett fa su tio
Risposta a Peste Suina
adesso siamo in 2.... e ne conosco tantissimi altri

Meck1970 1 sett fa su tio
Che cosa si pretende se in Ticino continua ad aumentare tutto? E i politici che cosa fanno?

aldo perrucci 1 sett fa su tio
Ottimo rapporto prezzo-qualita,ottima anche l'assistenza in caso di reso. Soddisfatto da Temù al 99 per cento.

Gimmi 1 sett fa su tio
Risposta a aldo perrucci
Concordo al 100%

Emib5 1 sett fa su tio
Premesso che non sono un compratore compulsivo, delle varie centinaia di oggetti comperati su Aliexpress negli ultimi cinque anni (da pochi franchi a 500 franchi), ne sono andati persi tre o quattro, tutti rimborsati (compreso uno arrivato molto tempo dopo). Oltre al prezzo molto più basso dello stesso oggetto comperato in Svizzera, o su Amazon, sottolineo anche io l'altra questione, trovi oggetti impossibili da comperare altrove. Non è nemmeno vero che siano sempre di qualità inferiore e, in ogni caso, anche se si rompesse in metà tempo, il risparmio è ancora enorme.

Gnall 1 sett fa su tio
Risposta a Emib5
Visto vari articoli cinesi in negozi TI a prezzi svizzeri

Raptus 1 sett fa su tio
Il vantaggio di Temu è che al di la del prezzo trovi prodotti INTROVABILI altrove.... Cassis ha voluto fare l'accordo di libero scambio con la Cina...ora l'abbiamo e lo sfruttiano...

maw 1 sett fa su tio
Soliti articoli fuorvianti, di parte e con pseudo verità farloccche della nostra stampa che spesso censurano la nostra libertà di espressione, per non dire poi che su certi articoli eliminano totalmente la possibilità di commentare ...

maw 1 sett fa su tio
Perché ingrassare esercenti, supermercati e commercianti in Ticino? Tanto anche loro ti vendono fuffa a prezzi alti. Il made in China lo trovi in tutti i nostri negozi, ma almeno a 5-6 volte in più del prezzo di Temu. E quindi? Chi è peggio? Quindi ben venga la spesa in Italia, ben vengano i ristoranti in Italia e ben vengano le piattaforme online in Cina...

Net21 1 sett fa su tio
Risposta a maw
ben vengano allora anche gli stipendi e i servizi italiani....

Galvo 1 sett fa su tio
Risposta a maw
Magari sei uno di quelli che si lamenta perché non riesce a trovare un posto di tirocinio per il figlio ?

maw 1 sett fa su tio
Risposta a Galvo
I figli sono laureati e di certo non lavorano in questo cantone di M...

doktorBlume 1 sett fa su tio
Credo ci sia un errore nell'articolo, dovrebbe esserci scritto: "Antonella Crüzer, segretaria generale dell'Associazione COMMERCIANTI della Svizzera italiana (ACSI)" 😊

djraffa 1 sett fa su tio
Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba! Ma quale concorrenza sleale. So dí commercianti che acquistano dalla Cina e rivendono a 20 volte il prezzo spacciando la merce per artigianale.

King-CH 1 sett fa su tio
Sono anni che in Ticino il potere d’acquisto crolla insieme agli stipendi, ma invece di affrontare il problema alla radice e adeguare i salari al costo della vita, si continua a puntare il dito sulla solita “concorrenza sleale”. Intanto, le imprese assumono quasi esclusivamente frontalieri per risparmiare sulla manodopera, e poi ci si scandalizza se i ticinesi, esasperati, si rifugiano su Temu, Wish e simili per strappare qualche franco di risparmio, pur consapevoli dei rischi e della qualità scadente. Ma anziché abbassare i prezzi o offrire condizioni dignitose, i commercianti si limitano a piagnucolare contro l’e-commerce asiatico, incapaci di adattarsi a una realtà economica che è cambiata da un pezzo. Il tempo delle vacche grasse è finito, ma sembra che nessuno voglia accettarlo. Svegliatevi, Associazione Consumatori!

doktorBlume 1 sett fa su tio
Risposta a King-CH
👍

Nik57 1 sett fa su tio
Scommetto che metteranno una tassa per chi compra su piattaforme cinesi o una franchigia , vogliono obbligarci a spendere i nostri soldi qui.

maw 1 sett fa su tio
Risposta a Nik57
Infatti...viviamo proprio in un bel paese di M...

Selvaggia66 1 sett fa su tio
Risposta a Nik57
Fatta la legge fatto l' inganno se così dovesse essere ordino fa temu Italia abitando sul confine e poi vado a ritirare di là

Net21 1 sett fa su tio
Risposta a maw
mawwaivia allora

francox 1 sett fa su tio
L'apice del capitalismo distruttivo lo impongono i CEO e i manager, che devono raddoppiarsi gli stipendi e alzare le azioni. La conseguenza è la mancanza di potere d'acquisto.

francox 1 sett fa su tio
Ho avuto reclami da fare a una svizzerissima impresa di telecomunicazioni. Risposte dall'Albania, dal Kosovo e sempre risposte inutili, con tanto di minaccia di multa in caso di disdetta. Temu mi ha ridato i soldi immediatamente, nel pacco c'erano 7 articoli di cui uno difettoso. ACSI, almeno dite le cose come stanno, se no non vi si prende sul serio.

polonord 1 sett fa su tio
Ho effettuato diversi acquisti su Temu e sono sempre stato contento. Mai avuto problemi. Una sola volta ho reclamato e sono stato rimborsato nel giro di un giorno. Quindi, articolo fuorviante, come sempre in questi casi.

Stilton 1 sett fa su tio
Pianga se stesso chi è causa dei suoi mali, e la buona notizia e che anche i produttori di automobili stanno pensando di vendere direttamente on-line.

Draghetto29 1 sett fa su tio
Al posto di definire concorrenza sleale , sarebbe meglio dire che i consumatori si buttano a spendere soldi dove riescono , perché in cantoni come il nostro , tutti i prezzi , tutti i costi , sono basati sugli stipendi di Zurigo . Migros , Coop e tutte le altre grandi aziende per il consumo , non cambiano i prezzi dei prodotti in base al cantone agli stipendi delle varie regioni. In pratica , voi delle associazioni , non fate nulla da decenni per andare verso i vostri potenziali clienti. E questo , nella realtà delle persone , si traduce in una eterna inflazione per i Ticinesi per esempio. Se lo stipendio medio in Ticino è il 20% in meno che uno stipendio a Lucerna o Zurigo , vuol dire che i ticinesi soffrono di una inflazione istituzionale obbligatoria giorno dopo giorno, non permettendo di risparmiare alle famiglie . Poi invece , quando finalmente si trova un sistema che a voi non va a genio perché colpisce i vostri guadagni , allora volete una regolamentazione rigida e di controllo totale sui soldi delle persone . Se volete questo , che trovo teoricamente giusto per aiutare il territorio , allora però mi sembra anche il minimo di affrontare il tema sotto tutti gli altri punti di vista economico e finanziario che colpisce chi obbligate a guadagnare meno per che si trova in zone di confine con un evidente dumping salariale contro gli stessi abitanti che accusate, ingiustamente , aggiungerei . Se uno compra la gallina , non potete accusarlo che ci guadagna uova gratis , e li obbligate a sopprimere la gallina per farci il brodo una volta sola ! Siate corretti con chi accusate anche non troppo diplomaticamente !

pumba79 1 sett fa su tio
Risposta a Draghetto29
standing ovation!!!!

Marcocdc 6 gior fa su tio
Risposta a Draghetto29
Risposta corretta. Domande legittime e come dice Pumba79: OVATION meritata.

Nasdaqx 1 sett fa su tio
Io personalmente è da tempo che comando prodotti di vario genere su Temu,pagandoli a volte 20 volte in meno che se li comprassi in Ticino e inoltre non è assolutamente vero che spediscono un pacco alla volta mi arriva sempre un pacco contenente diversi articoli e fino ad'ora non ho mai dovuto reclamare.

Nia 1 sett fa su tio
e ti pareva che arrivava qualcuno a rompere i co......per gli acquisti che i ticinesi fanno in Cina. Personalmente continuerò a farli xché il prodotto é buono (questa fa del terrorismo mediatico), prezzi ottimi, tempistica consegne perfetta, ev. rimborsi o sostituzioni funzionano. E' cambiata la cultura dei consumatori nostrani e pensanti? TEMU di sì.

Scherpa61 1 sett fa su tio
Assolutamente soddisfatto di Temu e non è vero che se c’è qualcosa che non va sei fregato Le pochissime volte che ho avuto un problema mi è sempre stato rimborsato senza neppure rispedire la merce

paolo Galbani 1 sett fa su tio
anche se ci vietano di acquistare da temu ecc non comprerei nulla in ticino perché non ho abbastanza Soldiiiiii !!!!! capiteeee soldiiiiii mensiliiii capiteeeee!!!

Roby Alby 1 sett fa su tio
i prodotti venduti in Svizzera a prezzi esorbitanti sono comunque per la maggior parte made in Cina...quindi...

doktorBlume 1 sett fa su tio
Probabilmente i nostri politici troveranno una soluzione geniale, come per la spesa oltre confine. (Nota: Soluzione geniale = Tassare, far pagare di più chi già ne ha pochi)

Keope1963 1 sett fa su tio
Articolo pieno di menzogne e calunnie su Temu che funziona benissimo. Servizio clienti 7su 7 per 24 su 24. Spedizioni collettive e non singole, merce ok e prezzi ok. Basta raccontare fandonie!!

Privato Pinco 1 sett fa su tio
Acquisto molteplici prodotti che oltre ad essere identici a quelli venduti su piattaforme CH costano minimo 3/4 in meno, inoltre servizio eccellente e spedizioni rapide. Ordinato da più mesi su negozi online CH merce proveniente dalla Germania, avuto solo intoppi, mega ritardi, merce non pervenuta, rimborsi ancora in attesa...vedete poi voi. Fintanto che la politica lascia spazio a tt ciò benvenga TEMU

blitz65 1 sett fa su tio
Poi trovi un Consigliere di Stato in Italia a fare spesa 🤣

Selvaggia66 1 sett fa su tio
Risposta a blitz65
E anche proprietari di ristoranti

Rosso Blu 1 sett fa su tio
Forse è il caso di abbassare i prezzi in CH invece di piangere. La gente comune DEVE ARRIVARE a metà mese ma in Svizzera non gliene frega nulla. Aumentare e far guadagnare chi a fine mese arriva e ride. GRAZIE TEMU e non mi stancherò di dirlo

SO2 1 sett fa su tio
Stesso IDENTICO prodotto "made in China". Su Temu 8 fr, sul miglior sito online svizzero 60 fr e probabilmente in un negozio nostrano fisico sarebbe costato 90fr. L'unica cosa di sleale su cui la politica dovrebbe intervenire e' il furto perpetrato da decenni dai commercianti ai danni dei loro clienti...l'abuo e' finito! God bless Temu

Dom 1 sett fa su tio
La qualità.. questa parola.. la signora ha già comprato un oggetto di elettronica per dire che la qualità è scadente? Non credo. Il problema sta nella perdita di potere di acquisto dei ticinesi in particolare. E ve la prendete con Temu??

Maurizio61 1 sett fa su tio
Compro da due anni da Temu e sono molto soddisfatto. Ottimo rapporto qualità/prezzo, il reso funziona, rispondono prontamente in caso di necessità e forniscono tutto in un pacco! Per informazione: tantissimi articolo sono gli stessi proposti da rivenditori online “Svizzeri” ma con un prezzo nettamente inferiore!

TioAddicted 1 sett fa su tio
Le statistiche parlano chiaro: reddito inferiore = acquisti online. Personalmente il mio reddito è eroso dagli aumenti folli della cassa malati in Ticino (a furia di cambiare Cassa e Modello ogni anno, non mi sono più rimaste alternative). La domenica mi piacerebbe fare una passeggiata in tutta tranquillità in montagna invece di correre oltre confine a fare la spesa o smanettare online. Una sola domanda: dove vado a prendere la “differenza” che mi manca per acquistare in Ticino? Dove?

Mabilo 1 sett fa su tio
Risposta a TioAddicted
Se gli Svizzeri tedeschi comperano meno di noi in Cina è perché guadagnano dal 15 al 25% in più che in Ticino. Migros, Coop, Aldi e Lidl hanno gli stessi prezzi in tutta la Svizzera...!

Mabilo 1 sett fa su tio
Con Temu, tante ordinazioni senza problemi e soprattutto senza spese di consegna!! L'unica volta che un apparecchio non ha funzionato me lo hanno sostituito, senza la ripresa di quello difettoso.

ziodighel 1 sett fa su tio
Cari commercianti, imparate a pensare al di fuori del vostro orticello. Il commercio locale , salvo rari casi, é di per se morto e sepolto o rimane un privilegio per pochi. E 'antistorico, oltre che frustrante, cercare di mantenere in piedi qualcosa di agonizzate, tantopiù introducendo divieti o obblighi. E la politica se ne guardi bene da investire soldi e risorse nel sostenere imprese fallimentari.

Kelt 1 sett fa su tio
La tristezza non è tanto lo scorno dei commercianti (che hanno in parte le loro responsabilità). E' l'enorme andirivieni di pacchi e corrieri in tutto il mondo con relativo inquinamento. E' la precarizzazione vergognosa di lavoratori pagati al minuto per fare le consegne. E' la qualità infima di queste merci, realizzate dando nuova vita agli scarti plastici e metallici delle discariche mondiali. E' l'insulsa rincorsa a soddisfare bisogni futili che non si hanno. E' l'avvitamento in uno shopping compulsivo che causa indebitamento e isolamento sociale. Fermatevi un momento per carità...

littli 1 sett fa su tio
Risposta a Kelt
Io compro solo le cose che ho bisogno.

Torello 1 sett fa su tio
Riflettiamo un attimo! È vero, spesso sulle piattaforme online i prezzi sono più bassi. Ma dietro quei risparmi ci sono realtà diverse: i nostri commercianti locali pagano affitti, garantiscono stipendi dignitosi, sostengono famiglie e creano posti di lavoro che danno vita al nostro territorio. Se scegliamo di spendere qui, aiutiamo a mantenere viva l'economia locale e a costruire un futuro per le prossime generazioni. Semplice: più sosteniamo il nostro territorio, più i prezzi si potranno equilibrare e più posti di lavoro nasceranno. È una scelta di visione e comunità! Non vi siete mai chiesti se abbiamo bisogno di acquistare così tanto online? Concludo che tanti dimenticano che lo stipendio che percepiscono è il frutto di un sistema economico fatto di aziende, commercianti e lavoro sul territorio. Se questo sistema crolla, crolla anche il loro stipendio. Riflettiamoci!

ziodighel 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
Eccellente teoria, ma nulla di più lontano dalla realtà.

Mabilo 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
Ma noi abbiamo realmente bisogno di creare più posti di lavoro? Con quanti frontalieri in più?

Equalizer 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
Il sistema non è ancora crollato, ma lo stipendio si, affitto e cassa malati in una famiglia si mangiano almeno la metà dello stipendio, altro che il 22% come dicono certe statistiche, e se uno riceve dei sussidi vuol dire che lo stipendio non è sufficiente e quindi il sistema come dice la signora intervistata: Ha reso avida una parte dell'economia. Capiate dunque che il sistema è vittima del suo stesso agire.

doktorBlume 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
Quando si fatica ad arrivare a fine mese si acquista dove costa meno, è inevitabile. Sostenere il commercio locale è cosa per pochi purtroppo.

SO2 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
...."e vissero felici e contenti"

Privato Pinco 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
con tutta la comprensione e buona volontà ...ma parecchie persone sono stanche di sostenere a caro prezzo! Molteplici argomenti giocano contro i ticinesi, dalle già minime possibilità di trovare lavoro, poiché i datori di lavoro ambiscono sempre a massimizzare gli utili (stipendiando frontalieri), aumentando a dismisura i prezzi dei prodotti e noi confrontati con premi cassa malati più alti in CH grazie ai pensionati che si trasferiscono dal nord sul ns territorio, politica che non sa più che pesci pigliare per creare attrattività d'impiego... è un cane che si morde la coda

Io 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
torello stipendi dignitosi??...di sicuro per i frontalieri ma non per i ticinesi suvvia dai...

littli 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
Io non vado in Italia ad acquistare generi alimentari o simili, per cui parte dei miei soldi la spendo qui, mi ritengo libera di spendere l'altra parte dove voglio io e dove mi fa più comodo.

Sierra 1 sett fa su tio
Risposta a Torello
Ma se ai Ticinesi non danno nemmeno lavoro!

Blobloblo 1 sett fa su tio
Giusto che le autorità facciano qualcosa, ma per aiutare il cittadino con il potere d’acquisto, non ad aiutare chi non ne ha bisogno come al solito

Mabilo 1 sett fa su tio
Risposta a Blobloblo
Le nostre autorità guardano solo al loro benessere!

littli 1 sett fa su tio
E' falso che spediscono più pacchi quante sono le ordinazioni. fatto 5 o 6 ordinazioni in momenti diversi e ricevute tutte in un unico pacco.

Mabilo 1 sett fa su tio
Risposta a littli
Verità assoluta, è successo anche a me molte volte!

littli 1 sett fa su tio
Mai avuto problemi con quanto ricevuto sono sempre stata soddisfatta della qualità della merce ricevuta.

Romano 1 sett fa su tio
Se io compro direttamente dal produttore, mi costa nettamente meno, perche' in fondo sappiamo tutti che il 99% della merce che si vende sul terriotorio è made in China, solo che hanno prezzi pompati senza giustifica alcuna. (PS a volte in svizzera usano persino la stessa foto dei siti cinesi....pigrizia ai massimi livelli)

littli 1 sett fa su tio
Anzi se trovo qualcosa che mi interessa acquisto pure da Wish.

littli 1 sett fa su tio
Io continuerò ad usare TEMU come se niente fosse. Non sta alle autorità dirmi dove e cosa acquistare.

Max_malcantone 1 sett fa su tio
Ogni volta che il cittadino trova modo di risparmiare , visti ignari i prezzi improponibili in Ticino a fronte di stipendi stagnanti e bassi rispetto alla media nazionale, la politica “corre ai ripari” e impedisce o limita tale situazione. VERGOGNA

Equalizer 1 sett fa su tio
In questa frase c'è il tutto: Siamo su un'isola dai prezzi alti e la gente è stufa. Poi sapendo che molti commercianti acquistano i loro prodotti in Cina (Souvenirs Nazionali inclusi) il comune cittadino si è chiesto so lo posso fare anch'io perché no? Visto che i soldi sono pochi cerco di ottenerci il massimo, d'altronde non è questa una regola base del commercio?

Mabilo 1 sett fa su tio
Risposta a Equalizer
Esatto, finora erano i grandi commercianti svizzeri che acquistavano merci da Cina, Taiwan, Pakistan, India, Corea, ecc. facendo utili enormi a nostre spese!!

Privato Pinco 1 sett fa su tio
Risposta a Mabilo
esatto

The Joker 1 sett fa su tio
I signori commercianti (il termine signori non è preso a caso...) dovrebbero farsi un esamino di coscienza sui prezzi che applicano, non fare i piangina e pretendere che la politica intervenga a proibire tutto quello che non li fa guadagnare. Basti vedere i magheggi applicati per non far fare la spesa oltre confine, dove non si è più capaci di fare concorrenza, bisogna andare a piangere dai politici per farsi aiutare. in tal senso vedi per esempio il CEO di Migros che senza alcuna vergogna e dall'alto del suo stipendio afferma che si sarebbe dovuto abbassare il limite di spesa a 50 fr. E il bello è che tutte queste dichiarazioni vengono fatte sapendo benissimo che la gente non arriva quasi più a fine mese.

TheOsage 1 sett fa su tio
Credo che non ne verremo mai fuori da questa "guerra" del commercio al dettaglio. Il cliente acquista dove se lo può permettere. Ai commercianti mancano i clienti, alla maggior parte dei possibili clienti mancano i soldi. Trovate una via di mezzo magari per risolvere questo problema? Poi che la politica non faccia nulla non è vero, hanno appena abbassato la franchigia a 150.- fr. (secondo me inutilmente) ma cmq hanno tentato con questa mossa di disincentivare gli acquisti all'estero, vale anche per l'online la franchigia.

Bigman2 1 sett fa su tio
Risposta a TheOsage
Il discorso non è abbassare la franchigia per far spendere qui (che mi sembra anche un tantino incostituzionale). Qui si tratta di logica matematica: Se io ho 100 fr. non è che con obblighi fuori luogo improvvisamente me ne ritrovo 200. Sempre 100 sono. E ovviamente dovrò farmeli bastare cercando di avere la miglior resa in termini di quantità. E questo vale anch eper l'apertura a oltranza dei negozi. Poi chi dice che gli stipendi qui sono 3 volte l'Italia è in malafede, perchè con oltre 60mila frontalieri anche i datori di lavoro fanno "la spesa" (esportando il capitale-stipendi) all'estero. Sono quindi gli ultimi a doversi lamentare.

TheQueen 1 sett fa su tio
Eh certo, per la franchigia IVA vi hanno accontentato…adesso vorrebbero anche decidere dove la gente spende i propri soldi. Ma vaff***

The Joker 1 sett fa su tio
Risposta a TheQueen
quoto..... il prossimo passo sarà far approvare qualche legge o qualche dazio per far sì che non possiamo più andare in vacanza fuori dalla Svizzera (ovviamente chi può permettersi di andare in vacanza) così da far guadagnare di più gli alberghi e ristoranti.

Sereno 1 sett fa su tio
Le conseguenze di un processo di impoverimento della società, provato da ricerche che temi attecchisce in maniera esponenziale nei luoghi dove il reddito non basta per vivere…

Gigetto 1970 1 sett fa su tio
Sì. Le autorità facciano qualcosa, ma anche i commercianti facciano qualcosa per abbattere i prezzi esplosivi. Un paio di mutande 40.- Ebbè!
NOTIZIE PIÙ LETTE