La legislazione federale è entrata in vigore sulla scia di quella cantonale. Il bilancio del Dipartimento delle istituzioni
BELLINZONA - Le legge "anti-burqa" è entrata ufficialmente in vigore a livello federale. Dal 1° gennaio è infatti vietato nascondere il proprio volto nei luoghi pubblici in tutto il territorio svizzero. I trasgressori potrebbero essere puniti con una multa fino a mille franchi. Una normativa che di fatto ha soppianto quella cantonale, entrata in vigore in Ticino dal 2016, a seguito dell'approvazione da parte dei ticinesi dell'iniziativa anti-burqa e anti-niqab lanciata da Giorgio Ghiringhelli, avvenuta il 22 settembre 2013. Allora era stata accolta favorevolmente dal 65,4% dei cittadini. A otto anni di distanza, il Dipartimento delle Istituzioni ha tirato le somme. Lo ha fatto sulle pagine del quotidiano Le Temps.
In otto anni 60 multe - Complessivamente dal 2016 al 2024 sono state inflitte una sessantina di multe. Di queste, circa la metà (32) hanno riguardato persone legate alla tifoseria violenta. Stando a quanto dichiarato dalla Polizia Città di Lugano al quotidiano romando, 29 sono state emesse nel centro cittadino, a donne con il volto coperto da un velo integrale.
La prima sanzione a Nora Illi - La prima multa, viene ricordato, era stata data a Nora Illi (scomparsa nel 2020), una svizzera convertita all'Islam e membro fondatore del Consiglio centrale islamico svizzero, il giorno dell'entrata in vigore della legge cantonale. La donna si era presentata in piazza Grande a Locarno, indossando in segno di protesta un velo integrale. Insieme a lei, l'imprenditore algerino Rachid Nekkaz che all'epoca aveva dichiarato di voler pagare tutte le multe imposte in Ticino alle donne che si coprono il volto, come aveva già fatto in Francia e in Belgio.
Il calo dal 2020 - Ad ogni modo, il Dipartimento delle istituzioni ha sottolineato che dal 2020 di multe non ne sono non sono più state date. «Sia per il forte calo del turismo proveniente dai Paesi arabi durante e dopo la pandemia sia per la ormai nota legge cantonale», ha spiegato un portavoce.
La nuova legge, «una sfida» - Dal 1° gennaio fa stato il diritto federale. Marc Schinzel, dell'Ufficio federale di giustizia, ha lavorato alla stesura della nuova legge e a Le Temps ha confermato che è simile a quella approvata otto anni fa in Ticino. L'iniziativa popolare si è ispirata al suo modello. Quel che cambia, in particolare, è l'importo della multa massima, fissata a mille franchi. Nella legislazione ticinese era prevista fino a 10mila franchi. «Una questione di proporzionalità», ha sottolineato.
Ammette inoltre che la stesura della legge è stata una sfida. «Non da ultimo per le eccezioni decise». Le deroghe sono infatti molte: ad esempio il volto può essere nascosto a bordo di aerei, nei luoghi di culto e nelle sedi diplomatiche. Oppure per motivi di salute, per garantire la sicurezza, per proteggersi dalle intemperie, per mantenere le usanze locali o per scopi artistici o pubblicitari.