In piazza per i morti di Rafah, poi l'attacco a Liliana Segre: «Vergogna»

La manifestazione è stata indetta dal Coordinamento unitario per la Palestina dopo il sanguinoso bombardamento di Tal as-Sultan a Rafah
La manifestazione è stata indetta dal Coordinamento unitario per la Palestina dopo il sanguinoso bombardamento di Tal as-Sultan a Rafah
LUGANO - «Un presidio per dimostrare che la Palestina e il suo popolo non sono soli». È il segnale lanciato da Piazza della Riforma dal Coordinamento unitario per la Palestina che è voluto scendere in piazza dopo il sanguinoso bombardamento israeliano sulla tendopoli di Tal as-Sultan a
Rafah.
Oltre un centinaio le persone che hanno voluto esserci per protestare contro i massacri dell'esercito israeliano.
«Oltre 28 ospedali completamente distrutti, 163 ambulanze completamente distrutte, oltre 65 cliniche completamente distrutte. Non ci voltiamo dall'altra parte» è stato ricordato da una rappresentante del Coordinamento unitario per la Palestina, megafono alla mano.
E poi sono partiti gli slogan, "Israele fascista/sionista Stato terrorista", "Palestina Libera", "Bombardano le scuole, ammazzano i bambini, Israele Stato di assassini", che spesso riecheggiano nelle piazze della protesta a favore del popolo palestinese.
Nel presidio di Piazza della Riforma ce n'è anche per Liliana Segre. «Vergogna a coloro che dicono che questo non è un genocidio. Vergogna a Liliana Segre». E i manifestanti applaudono.









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