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I Giovani Socialisti contro le politiche «razziste» dell'UDC

Continua il dibattito sui risultati elettorali di domenica scorsa. I Giovani Socialisti rincarano la dose
Ti-press (Pablo Gianinazzi)
I Giovani Socialisti contro le politiche «razziste» dell'UDC
Continua il dibattito sui risultati elettorali di domenica scorsa. I Giovani Socialisti rincarano la dose
BELLINZONA - La vittoria elettorale dell'UDC alle ultime elezioni federali continua a far discutere. In un comunicato odierno, i Giovani Socialisti ticinesi condannano il carattere «xenofobo, reazionario, razzista e discriminatorio» dell...

BELLINZONA - La vittoria elettorale dell'UDC alle ultime elezioni federali continua a far discutere. In un comunicato odierno, i Giovani Socialisti ticinesi condannano il carattere «xenofobo, reazionario, razzista e discriminatorio» delle politiche del primo partito parlamentare svizzero.  

Basandosi sul capoverso 1 dell'articolo 8 della Costituzione elvetica - secondo il quale tutte le persone sono uguali davanti alla legge - i Giovani Socialisti criticano le campagne dell'UDC che, negli ultimi anni, hanno destato più scalpore tra i ranghi della sinistra. A sapere: l'iniziativa contro l'immigrazione di massa (2014), l’Iniziativa per l'espulsione automatica di criminali stranieri (2016), l’Iniziativa anti-burqa (2016) e le proposte d'iniziativa per limitare il diritto all’aborto (2023). 

«Gli esempi sono tanti e la propaganda razzista messa in atto dall’UDC per le loro campagne è manipolatoria e gioca sulle paure della popolazione affranta dalle crisi, dalle guerre e dal rincaro dei costi di vita», si legge nel comunicato. 

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