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CANTONEFinanze cantonali, «anche la Polizia dovrà fare la sua parte»

27.01.23 - 14:34
A Rivera, all'ultimo Rapporto di Corpo, si è parlato di Polizia tra passato e futuro
Polizia Cantonale
Finanze cantonali, «anche la Polizia dovrà fare la sua parte»
A Rivera, all'ultimo Rapporto di Corpo, si è parlato di Polizia tra passato e futuro

RIVERA - L’attuale situazione delle finanze cantonali richiede importanti sforzi per ridurre le spese. «Anche la Polizia cantonale dovrà fare la sua parte senza che questo vada a discapito dell’operatività».

Lo ha dichiarato a Rivera, a margine dell'annuale Rapporto di Corpo della Polizia Cantonale, il Direttore del Dipartimento delle istituzioni (DI) Norman Gobbi. 

Gobbi ha parlato anche di energia e di pandemia, rammentando che già nel 2014 ci si era esercitati su questi scenari. «Esercitazioni che si sono rivelate utili negli anni, visto quanto avvenuto, e che vedono il Corpo della Cantonale in prima linea sia in ambiti di pianificazione, di condotta e di prevenzione relativi alle conseguenze». 

Il rapporto è stata l’occasione per ripercorrere e trarre un bilancio dell’ultimo anno di attività nonché per delineare le linee guida da seguire in futuro a livello di attività e di progetti. Si è parlato ad esempio di violenza domestica e cybercrimine, ma anche della Nuova Legge di polizia in consultazione, che secondo Gobbi «permetterà di ottimizzare le prestazioni e le capacità di risposta nelle attività di polizia».

Collaborazione, adattamento, velocità
Tra i progetti e i successi sono stati citati anche la Centrale comune d’allarme a Bellinzona e il Centro di controllo veicoli pesanti a Giornico così come tutta una serie di importanti progetti informatici, «che hanno reso più efficiente il lavoro dei collaboratori del Corpo ad ogni livello». A tal riguardo, il Comandante Matteo Cocchi ha ricordato il dispositivo di sicurezza pianificato e messo in campo per l’Ukraine Recovery Conference 2022 (URC 2022), tenutasi a Lugano nel luglio scorso.

Cocchi ha ribadito poi l'importanza di collaborare e di sapersi adattare, in particolare in un Cantone di frontiera che, in determinati periodi dell’anno, vede presenti sul suo territorio anche mezzo milione di persone tra popolazione, frontalieri e turisti. Nel corso dell'evento hanno parlato anche i capi area, dal Sostituto Comandante Lorenzo Hutter a capo dello Stato Maggiore, al maggiore Thomas Ferrari a capo della Polizia giudiziaria, al maggiore Marco Zambetti a capo della Gendarmeria e al Capo progetto della Polizia cantonale Richard Bortoletto.

Nei loro discorsi si è discussi di adattamento, velocità, ma anche di rischi: dalla pandemia passando al flusso migratorio, alla crisi climatica e alla guerra. Questioni che rimarcano l'importanza di una buona collaborazione a livello nazionale e internazionale.

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COMMENTI
 

Gama71 1 anno fa su tio
Radar, radar e ancora radar... ci si attacca sempre ai radar, ma se si rispettano i limiti e si rispettano le regole e le leggi di cosa aver paura?? Basta rispettare i limiti e il Cantone non fa cassetta con i radar è inutile e deleterio continuare a lamentarsi.

Adegheiz 1 anno fa su tio
Strano che non menzionino i radar

Urca che roba 1 anno fa su tio
ma quindi come si riducono le spese???? non credo che basti qualche radar in più ..

Mox 1 anno fa su tio
E quindi giù radar come se piovesse per mantenere la polizia che gira coi SUV di marca. Inutili sanguisughe!

Bilbo 1 anno fa su tio
Abolite i radar cosi posso andare a 250km/h nelle zone residenziali

Arnold 1 anno fa su tio
Insomma si vuole la botte piena e moglie ubriaca. Ricordatevi che se cala la sicurezza i ricchi scappano e non ci resteranno nemmeno le mutande.

Bandito976 1 anno fa su tio
e soprattutto + radar
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