Il Ticino? Un fiume e non solo
La conferenza sul tema, organizzata dal Lions Club Monteceneri, si terrà mercoledì 28 settembre.
LUGANO - Il fiume Ticino, nel passato e nel presente. È questo il tema della conferenza organizzata dal Lions Club Monteceneri per mercoledì 28 settembre. L'evento si terrà all'Hotel Delfino di Lugano.
L'incontro sarà dedicato alla storia dell’evoluzione del fiume da Biasca al Lago Maggiore: dai ghiacciai e grandi laghi del passato remoto, alla colonizzazione delle sue rive da parte dell’Uomo, alla sua storia mutevole dalla Preistoria a oggi. Grazie alla scoperta e all’osservazione di elementi di carattere geomorfologico e storico-archeologico, la narrazione condurrà i presenti a spasso nel tempo lungo un fondovalle in costante trasformazione. Fra i temi abbordati, l’evoluzione del paesaggio fluviale dopo l’Ultima grande glaciazione, la colonizzazione da parte dell’Uomo delle valli sudalpine e l’evoluzione del fiume Ticino nella preistoria e nella storia (con particolare riferimento alla «Buzza di Biasca» del 1515), fra cambiamenti climatici del passato e rinaturazioni attuali.
Il relatore sarà Cristian Scapozza, PhD in geografia presso l’Università di Losanna, ricercatore senior e docente in geografia fisica e geomorfologia all’Istituto scienze della Terra (IST) della SUPSI, presso il quale è responsabile del Settore geologia e del Centro competenze cambiamento climatico e territorio (CCCT).
La sua attività di ricerca è focalizzata all’evoluzione del paesaggio naturale delle Alpi durante e dopo le grandi glaciazioni, declinata nella cartografia geologica del Quaternario, nel monitoraggio degli ambienti periglaciali alpini, nella geoarcheologia e nella valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale. Dal 2018 è curatore del Museo storico etnografico Valle di Blenio. È autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche e divulgative, in gran parte dedicate al territorio della Svizzera italiana.
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