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VALLE MAGGIA

Gli anziani valmaggesi non ci cascano

Finti infermieri in azione. Si presentano come assistenti dell'AVAD. Ma gli è andata male (finora)
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Gli anziani valmaggesi non ci cascano
Finti infermieri in azione. Si presentano come assistenti dell'AVAD. Ma gli è andata male (finora)
CEVIO - I finti infermieri bussano tre volte. Nella quiete apparente della Valle Maggia si è insinuata nei giorni scorsa una truffa nuova, finora solo tentata ma chissà che ai malfattori, bussa oggi bussa domani, prima o poi una porta v...

CEVIO - I finti infermieri bussano tre volte. Nella quiete apparente della Valle Maggia si è insinuata nei giorni scorsa una truffa nuova, finora solo tentata ma chissà che ai malfattori, bussa oggi bussa domani, prima o poi una porta venga aperta. 

Sono rimaste chiuse finora quelle degli anziani che, tra sabato e martedì, si sono visti comparire nello spioncino dei sedicenti infermieri dell'aiuto a domicilio locale, l'AVAD. Facce mai viste, niente cartellino identificativo. Solo il "passepartout" del nome, che sta per Associazione valmaggese aiuto a domicilio: in una regione dove un anziano su due (circa 200 in totale) sono assistiti dallo spitex intercomunale, i malintenzionati andavano abbastanza a colpo sicuro. 

Per fortuna però nella Valle ci si conosce ancora tutti, o molti, de visu. E una certa diffidenza atavica ha spinto gli anziani interessati, notata l'assenza del cartellino identificatore, a chiamare l'Associazione per una verifica. Gli operatori dell'Avad - quelli veri - hanno confermato che si trattava evidentemente di una truffa, e contattato la Polizia cantonale. 

Il direttore dell'Avad Cesare Cattori, la cui firma figura sui badge identificativi a mo' di garanzia, avverte gli utenti: «Invitiamo chiunque venga avvicinato da infermieri mai visti prima, privi del cartellino e che non siano stati in precedenza da noi presentati come da prassi, a contattare l'associazione o la polizia». 

Finora sono tre gli episodi segnalati. Due anziani hanno avuto a che fare con un uomo, altri due con una donna accompagnata - dettagli non trascurabile - da un bambino. Tutti e tre i tentativi sono andati male e le vittime prescelte hanno mangiato la proverbiale foglia. «Siamo comunque preoccupati, perché si tratta di una truffa nuova, almeno a nostra memoria, e di individui molto ben preparati». Gli anziani della Valle Maggia sono avvisati: anche se forse sono meno sprovveduti di quanto i truffatori vorrebbero. 

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