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La stazione del futuro «non permetterà ai disabili di muoversi in autonomia»

GIUBIASCOLa stazione del futuro «non permetterà ai disabili di muoversi in autonomia»

08.02.22 - 20:18
Inclusione andicap farà opposizione al progetto di adeguamento pensato dalle FFS per la stazione di Giubiasco.
Tio/20minuti - Davide Giordano
Marzio Proietti e Caterina Cavo di Inclusion andicap alla stazione di Giubiasco.
Marzio Proietti e Caterina Cavo di Inclusion andicap alla stazione di Giubiasco.
La stazione del futuro «non permetterà ai disabili di muoversi in autonomia»
Inclusione andicap farà opposizione al progetto di adeguamento pensato dalle FFS per la stazione di Giubiasco.
 «Siamo sorpresi», commentano le Ferrovie, «la pendenza delle rampe rispetta le prescrizioni a livello federale».

GIUBIASCO - Migliorare l’accessibilità per i viaggiatori. Inclusi quelli con disabilità. È questo lo scopo del progetto di adeguamento sviluppato dalle FFS per la stazione di Giubiasco. Ma Inclusione andicap Ticino si dice «insoddisfatta» delle soluzioni presentate dalle Ferrovie, che si allontanerebbero molto dall’obiettivo prefissato. 

L'autonomia resta utopia - «I punti critici riguardano il superamento dei dislivelli, e quindi la possibilità di raggiungere i binari», spiega Caterina Cavo, responsabile barriere architettoniche di Inclusione andicap. Il progetto prevede infatti la realizzazione di nuove rampe, «che però hanno una pendenza troppo elevata, intorno al 10-12%. Quelle a norma, che consentono alla persona con disabilità di muoversi in autonomia, dovrebbero essere del 6%». Delle rampe «troppo ripide», insomma, che non consentirebbero ai viaggiatori a mobilità ridotta di accedere ai binari senza l’aiuto di terze persone.  

Consultazioni infruttuose - Eppure il dialogo con FFS ci sarebbe stato. «Questa presa di posizione ci lascia un po’ sorpresi», commenta infatti la portavoce delle Ferrovie Roberta Trevisan, «visto che i rappresentanti di Inclusione andicap hanno seguito i nostri progettisti durante l’iter procedurale e hanno potuto dare suggerimenti e fare critiche». Dal canto suo, Inclusione andicap afferma di «aver manifestato a più riprese dubbi rispetto alla soluzione scelta. Ma il progetto è stato presentato così come è stato concepito inizialmente». E, specifica il direttore Marzio Proietti, «avendo esaurito tutte le possibilità di trovare delle soluzioni concordate non ci rimane che la via dell’opposizione al progetto». 

«Tutto nella norma» - Per quanto riguarda invece la questione delle rampe, FFS specifica che «la pendenza non è una scelta di FFS, ma rispecchia le prescrizioni a livello federale». Inoltre, specifica Trevisan, «Se si optasse per una rampa con una pendenza minore questa uscirebbe oltre la pensilina di copertura e raggiungerebbe gli stalli per le biciclette. A livello tecnico e di sicurezza sarebbe una rampa veramente molto lunga».

Lift o non lift - Ma c'è un'alternativa migliore? Realizzare degli ascensori, suggerisce Inclusione andicap. Una possibilità che, secondo FFS, non sarebbe però realizzabile, «per questioni di spazio».

Binari a livello - Tra gli altri adeguamenti previsti da FFS, specifica infine Trevisan, c'è l’innalzamento di tutti i marciapiedi, attraverso il quale si va a eliminare il dislivello nell’accedere ai treni. Uno di questi è già stato adattato negli ultimi anni, ma l'opera sarà completata entro la fine del 2023. Per quanto concerne invece le persone ipovedenti, verranno creati dei percorsi con le strisce tattili.

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