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La storia di Claudia, dalla fuga in gommone a Sanremo

LUGANO/SANREMOLa storia di Claudia, dalla fuga in gommone a Sanremo

03.02.22 - 06:00
Oggi ha uno studio a Lugano e si occupa del benessere dei vip in quella che è la kermesse più attesa del Belpaese.
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La storia di Claudia, dalla fuga in gommone a Sanremo
Oggi ha uno studio a Lugano e si occupa del benessere dei vip in quella che è la kermesse più attesa del Belpaese.
Ma non tantissimi anni fa fuggiva dall'Albania comunista rincorrendo un sogno.

LUGANO - Il suo studio è a Cassarate. Ma da alcuni giorni si trova a Sanremo. Per la seconda volta (era già accaduto nel 2020) Lavdije (o Claudia) Musaj ha la fortuna di essere nel team che si occupa del benessere dei vip in quella che è la kermesse della canzone italiana per antonomasia. L’abbiamo raggiunta telefonicamente per farci raccontare le sensazioni e qualche curiosità. 

Come sei arrivata a Sanremo?
«Sono riuscita ad entrare nella squadra di Stefano Serra, che ha selezionato alcuni tra i massaggiatori più capaci d'Italia. Ho superato le selezioni, quindi ho seguito un master ed ora mi trovo qui, nella spa del Grand Hotel Des Anglais, l'hotel che in pratica accoglie gran parte dei cantanti, attori e giornalisti del festival». 

Cosa ti chiedono di preciso i vip?
«Sono diverse le richieste che riceviamo, tutte ovviamente improntate al relax. D'altra parte stiamo parlando di massaggi. I più gettonati sono quelli al viso e alle gambe. I cantanti chiedono anche il massaggio per l'apertura del diaframma, utile a buttare via l'ansia. Si pratica con dei movimenti circolari e delle respirazioni che aiutano a sciogliere la tensione. Molto apprezzato è anche il "dream massage", che unisce i benefici di 7 tecniche diverse: shatsu, ayurveda, massaggio linfodrenante, disioterapiaco, deep surf, reiki e svedese. Poi vogliono privacy, ovviamente». 

Chi è passato tra le vostre mani?
«Abbiamo avuto Elodie, Antonella Salvucci, Veronica Di Caprio... Passano tutti da qui. Abbiamo inaugurato la nuova area benessere assieme ad Amadeus e Fiorello, in rappresentanza del Festival. Quest'anno ho già avuto modo di incontrare Ciro Priello, il gruppo La Rappresentante di Lista e poi la fantastica Iva Zanicchi, che alloggia in hotel. Una donna davvero umile e alla mano. Ma in generale sono tutti gentili, basta non stressarli con richieste di foto ed altro. Alla fine ci si trova a chiacchierare come degli amici». 

Chi altri ci sono in hotel?
«Sono già arrivati Sabrina Ferilli, Serena Autieri, Donatella Rettore, Irama, Gigi Marzullo e Renèe Silvy Lumbamba. E si aspettano ancora Alex Belli, Mercedes Henger, l'uomo gatto, il maestro Pennino, Enzo Iachetti ed Ezio Greggio».

Prima di Sanremo?
«Dietro tutto questo c’è una storia che non ci si aspetterebbe. Diversi anni fa ho raggiunto l’Italia a bordo di un gommone. Come tanti sfuggivo dal comunismo in Albania cercando riparo nella Penisola. Sono andata a vivere in Sicilia, dove c’era già mio fratello ad aspettarmi. Ho iniziato facendo la donna delle pulizie. Questo mi ha dato da vivere, ma non ero soddisfatta. Ho trovato un’accademia che si occupava di formare massaggiatori professionisti e ho seguito un corso di tre anni, con molti sacrifici. Non avevo ancora il permesso di soggiorno e l’accoglienza era un po’ freddina, complici i pregiudizi su chi all’epoca arrivava dal mio Paese».  

Dalla Sicilia a Lugano? 
«Non così in fretta. Pian piano ho iniziato a lavorare nei centri benessere. Nel 2014 ho deciso di lasciare la Sicilia, anche perché questa professione non era ben vista. Ho trovato nella città di Varese, a due passi dal confine con il Ticino, una nuova casa. Anche qui ho lavorato presso altri studi. Nel 2019 ho aperto il mio. Il trasferimento dell’attività a Lugano è arrivato l’anno successivo. Ho iniziato una collaborazione che mi ha portato ad aprire il “Benessere Musaj”». 

Tempismo perfetto…
«Già… L’ho aperto il primo marzo 2020 e poco dopo abbiamo dovuto chiudere per colpa della pandemia. Ma non ho avuto paura e una volta riaperto, nel giro di poco mi sono trovata sommersa di clienti. Tanto che oggi ho tre dipendenti e prossimamente mi ingrandirò». 

Sanremo in tutto questo quanto ti ha aiutato?
«Tantissimo. Se penso da dove sono partita… Due anni fa ero qui a Sanremo su una nave a lavorare per tantissimi volti famosi. Qualcuno ha sentito la mia storia è ha azzardato una parabola che mi ha emozionato: “dal gommone allo yacht”. È proprio così, avevo un sogno e l’ho realizzato».

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