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LUGANODal laboratorio protetto a chi ne ha più bisogno

22.03.21 - 10:55
Il Lions Club Lugano ha consegnato duecento colombe pasquali all'Oratorio San Rocco
Lions Club Lugano
Da sinistra verso destra, Don Emanuele (Parroco San Rocco), il Pietro Croce (Presidente Lion Club Lugano), Dario Curti (Past President Lions Club Lugano) e Marco Notari (vicario di Balerna)
Da sinistra verso destra, Don Emanuele (Parroco San Rocco), il Pietro Croce (Presidente Lion Club Lugano), Dario Curti (Past President Lions Club Lugano) e Marco Notari (vicario di Balerna)
Dal laboratorio protetto a chi ne ha più bisogno
Il Lions Club Lugano ha consegnato duecento colombe pasquali all'Oratorio San Rocco

LUGANO - «Un segno di speranza, di vicinanza e di solidarietà». Così ha descritto il presidente del Lions Club Lugano, Pietro Croce, la consegna all’Oratorio di San Rocco delle prime duecento colombe pasquali che saranno destinate ad altrettante famiglie disagiate della regione (le restanti duecento saranno destinate alla Sezione del Sottoceneri della Croce Rossa Svizzera).

La consegna delle colombe all’Oratorio di San Rocco rientra nell’ambito della collaborazione tra il Lions Club di lingua italiana più vecchio al mondo e l’iniziativa Cuore a Tre Ruote di don Emanuele Di Marco.

Sotto la guida del presidente, il comitato del Lions Club Lugano ha deciso di proseguire la collaborazione avviata da Dario Curti, facendo recapitare all’Oratorio di San Rocco 200 colombe. A Cuore a Tre Ruote lo scorso anno il Lions Club Lugano aveva donato un’Ape Car, con la quale Don Emanuele distribuisce beni di prima necessità alle famiglie bisognose in Ticino.

Le quattrocento colombe artigianali sono state prodotte su commissione del Lions Club Lugano dal Laboratorio Protetto della Fondazione La Fonte. Pietro Croce ha spiegato che «la scelta di far produrre le colombe dalla Fondazione La Fonte, iniziativa con sede a Neggio che si occupa da più di trent'anni del sostegno alla persona disabile, è stata dettata proprio dalla volontà di coordinare una operazione benefica
su più fronti, sostenendo anzitutto il laboratorio protetto della Fondazione, fino ad arrivare alla popolazione ticinese».

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