Salario minimo, niente effetto sospensivo per i ricorsi

Il Partito socialista esprime soddisfazione. «Probabilmente volevano continuare a sottopagare il personale»
BELLINZONA - I due ricorsi presentati a fine aprile al Tribunale federale contro la legge cantonale sul salario minimo non avranno effetto sospensivo. Mon Repos lo ha annunciato oggi, come riferisce il Partito socialista, che si dice «soddisfatto».
La legge sul salario minimo - tra i 19,75 e i 20,25 franchi all’ora - è stata votata dal Gran Consiglio l’11 dicembre dello scorso anno, dopo quattro anni dall’iniziativa “Salviamo il lavoro in Ticino”. L’entrata in vigore è prevista il 1. gennaio 2021.
I due ricorsi (presentati da ditte del Sottoceneri, concentrate soprattutto nel Mendrisiotto) non hanno incassato l’effetto sospensivo da parte del Tribunale federale. «Il PS giudica molto positivamente la decisione - si legge in un comunicato stampa -. Il ricorso è stato presentato probabilmente per il desiderio di continuare a sottopagare il proprio personale. Auspichiamo che il Tribunale federale decida in tempi rapidi in merito al contenuto stesso del ricorso, così da evitare situazioni prolungate di incertezza per i dipendenti e per le imprese».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!