Cerca e trova immobili
LUGANO

«Mezzo milione per le biciclette elettriche»

Un'interrogazione propone di aumentare il sussidio per l'acquisto dei mezzi
Archivio Depositphotos
«Mezzo milione per le biciclette elettriche»
Un'interrogazione propone di aumentare il sussidio per l'acquisto dei mezzi
LUGANO - Non c'è dubbio: il coronavirus ci ha costretti a stare in casa, constatando un conseguente miglioramento della mobilità. È quanto osservano 26 consiglieri comunali di Lugano, che sul tema hanno inoltrato un'interrogazion...

LUGANO - Non c'è dubbio: il coronavirus ci ha costretti a stare in casa, constatando un conseguente miglioramento della mobilità. È quanto osservano 26 consiglieri comunali di Lugano, che sul tema hanno inoltrato un'interrogazione al Municipio (primi firmatari sono Carlo Zoppi PS, Lorenzo Beretta Piccoli PPD e Morena Ferrari Gamba PLR).

Con la graduale riapertura delle attività, anche sul territorio luganese il traffico sta nuovamente aumentando. E una buona parte di questo traffico «è rappresentato da persone che effettuano tragitti brevi in automobile, tragitti che potrebbero venir effettuati in bici o bici elettrica». Una scelta dovuta al fatto - secondo gli interroganti - che per bici e trasporti pubblici «troppo spesso non sembra esserci spazio».

L'invito alle autorità comunali è dunque di ripensare la mobilità. Per esempio col potenziamento provvisorio della rete di percorsi ciclabili. Ma anche aumentando il sussidio per l'acquisto delle biciclette elettriche ad almeno 500 franchi, creando a tale scopo un fondo annuale di 500'000 franchi. «Questa misura permetterebbe potenzialmente di immettere 1'000 bici elettriche in circolazione ogni anno».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE