Donna morta al Tertianum, nessuna responsabilità per la struttura

Per diminuire ulteriormente i rischi tutti i futuri appartamenti verranno muniti di rilevatori anti-fumo
BELLINZONA - A poco meno di quattro mesi dall'incendio che aveva causato il decesso di una residente del Centro abitativo e di cura Tertianum Turrita di Bellinzona, l'inchiesta ha potuto stabilire che le cause delle fiamme non sono imputabili allo stabile.
Il rogo - ricordiamo - era scoppiato al terzo piano di un appartamento situato nello stabile Gottardo. Il personale presente sul posto, allertato immediatamente, aveva prestato in modo repentino i soccorsi, ma la persona che abitava nell'appartamento era stata trasportata all'ospedale di Zurigo dove, a causa delle gravi ustioni subite, era deceduta.
La direzione generale del Gruppo Tertianum - viene precisato in una nota stampa - si è chinata immediatamente su quanto successo a Bellinzona e, affinché il rischio che una tale tragedia sia ulteriormente minimizzato, ha deciso di munire tutti i futuri appartamenti di rilevatori anti-fumo, sebbene la legge attuale non lo preveda.




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