Taglio allo stipendio dei dipendenti statali

Questo «contributo di crisi» costituisce una delle misure più controverse del budget per il 2026: prevista una trattenuta dello 0,7%
Questo «contributo di crisi» costituisce una delle misure più controverse del budget per il 2026: prevista una trattenuta dello 0,7%
LOSANNA - In un clima di proteste del settore pubblico, il Gran Consiglio vodese ieri ha proseguito per tutta la giornata e fino a tarda sera le discussioni sul preventivo per il prossimo anno: in prima lettura la maggioranza di destra ha accettato una riduzione salariale per i dipendenti statali.
Questo «contributo di crisi» costituisce una delle misure più controverse del budget per il 2026 ed è stato particolarmente contestato durante le varie manifestazioni dei funzionari. Prevede una trattenuta dello 0,7% sullo stipendio della maggior parte dei dipendenti. I risparmi previsti per il Cantone ammontano a 23,5 milioni di franchi.
La sinistra si è scagliata contro «un attacco ingiusto ai salari», «una misura punitiva e meschina». A destra, i deputati hanno ribattuto che le «annuità» (annuités nel diritto cantonale vodese, corrispondo a progressioni salariali automatiche su base annua; il termine italiano ha lo stesso significato ma è arcaico) non sarebbero state toccate e che «di fatto» la maggior parte delle paghe non sarebbe diminuita, ma sarebbe aumentata meno del previsto.
Com'era prevedibile, i dibattiti sono stati lunghi e accesi, con due schieramenti irremovibili sulle proprie posizioni. I due lati dell'emiciclo si sono accusati reciprocamente di diffondere informazioni false, moltiplicando anche i confronti tra pubblico impiego ed economia privata.




