Il Centro punta al secondo seggio in governo

È quanto dichiarato dal presidente del partito Philipp Matthias Bregy, secondo cui né la destra né la sinistra devono ottenere la maggioranza assoluta nell'esecutivo.
GRENCHEN - L'Alleanza del Centro punta a un secondo seggio in Consiglio federale in vista delle elezioni federali del 2027. È quanto affermato oggi dal presidente del partito, Philipp Matthias Bregy, ai delegati riunitisi in quel di Grenchen (SO). Per il consigliere nazionale altovallesano, né la destra né la sinistra devono ottenere la maggioranza assoluta nell'esecutivo.
Una maggioranza di questo tipo non farebbe che male alla Svizzera, si è detto convinto Bregy. Nel governo tutte le forze politiche devono lavorare assieme - ha spiegato- evitando che si formino dei blocchi capaci di imporre soluzioni troppo ideologicamente connotate.
Secondo il presidente del Centro, la Svizzera è di fronte a una svolta: al momento si marcia sul posto, mentre non è possibile starsene a guardare, A suo avviso adesso c'è bisogno di forze costruttive, come il Centro.
Il gruppo del Centro è la terza forza politica sotto il "Cupolone", ha poi proseguito Bregy. Le elezioni del 2027 rappresentano l'occasione per diventare anche la terza forza politica del paese a livello di elettori, ha sostenuto il presidente della formazione politica fra gli applausi dei presenti.
Bocciate l'iniziativa sulla SSR e quella sul fondo per il clima - Senza sorprese, seguendo il voto in parlamento, anche i delegati riunitisi a Grenchen hanno raccomandato la bocciatura dell'iniziativa dell'UDC sulla SSR, in votazione l'8 marzo, mediante la quale s'intende ridurre a 200 franchi l'anno il canone radio-tivù.
I delegati si sono anche espressi contro l'iniziativa popolare di PS e Verdi sul fondo per il clima. L'iniziativa "200 franchi bastano!" è stata respinta da quasi tutti i delegati: 216 voti contrari, 3 favorevoli e 14 astensioni. L'iniziativa chiede che il canone venga portato dagli attuali 335 franchi all'anno a 200 franchi. Tutte le aziende dovrebbero essere esentate.
Il consigliere nazionale urano, Simon Stadler, ha sottolineato che negli ultimi otto anni il canone radio-tivù è già stato ridotto quattro volte. Un ulteriore indebolimento della SSR sarebbe ingiusto. Invece di dover acquistare eventi sportivi e film da fornitori di streaming internazionali, è preferibile a suo avviso investire in un'emittente svizzera.
In altri interventi è stato anche sottolineato che la SSR è «il baluardo contro le fake news» e costituisce il collante per la coesione sociale e culturale del Paese.
Sempre l'8 marzo sarà sottoposta a consultazione anche l'iniziativa sul fondo per il clima. Anche in questo caso il Centro raccomanda di respingerla. Dopo una breve discussione, i delegati si sono espressi con 180 voti contrari e 40 a favore contro l'iniziativa "Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l'ambiente". Essa domanda la creazione di un fondo per il clima che andrebbe alimentato con un versamento annuale compreso tra lo 0,5% e l'1% del prodotto interno lordo fino al 2050.




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