«Sberle e sculacciate vanno bandite nell'educazione dei figli»

Il progetto del Consiglio federale di una modifica del Codice civile è stato approvato oggi dal Nazionale.
BERNA - Sberle, sculacciate, minacce e umiliazioni non dovrebbero più far fare dell'armamentario educativo dei genitori. È quanto pensa il Consiglio nazionale che ha approvato oggi una modifica del Codice civile (CC) in tal senso per 134 voti a 56 e 2 astensioni.
Il progetto del Consiglio federale prevede di dichiarare esplicitamente inammissibile il ricorso alla violenza nell'educazione, in particolare di vietare le punizioni corporali e altri trattamenti degradanti. Il progetto intende però preservare l'autonomia dei genitori nell'educare la prole e non propone alcun metodo educativo specifico.
Al suo posto, i Cantoni dovranno potenziare la prevenzione ampliando le attuali offerte di consulenza e aiuto a bassa soglia per genitori e figli che in parte differiscono da regione a regione, migliorandone l'accesso. In caso di difficoltà in ambito educativo, gli interessati dovrebbero avere a disposizioni sufficienti consultori e altre offerte di sostegno. L'obiettivo è offrire consulenza alle famiglie in ambito educativo e, se occorre, contribuire a superare i conflitti.
«Un passo importante per i diritti dei bambini», ha commentato Pro Juventute che ha accolto con favore questa decisione. «Ogni bambino ha il diritto di essere protetto dalla violenza: questa è la richiesta dell'articolo 19 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, che la Svizzera ha ratificato nel 1997».Il diritto a un'istruzione priva di violenza per i bambini, sancito dalla legge, è una parte essenziale di questo diritto. Dopo diversi tentativi parlamentari falliti, siamo finalmente in dirittura d'arrivo. Oggi il Consiglio nazionale ha dato un segnale chiaro. Ora tocca al Consiglio degli Stati compiere l'ultimo passo per raggiungere questa importante pietra miliare per i diritti dei bambini in Svizzera».
Già perché sempre più bambini e giovani si rivolgono al servizio di consulenza 147 di Pro Juventute a causa di violenza domestica: «Una tendenza preoccupante». L'inserimento del principio dell'educazione senza violenza nel Codice civile (CC) «è un segnale chiaro e atteso da tempo: la Svizzera non tollera la violenza sui bambini. L'inserimento di questo principio nella legge, come richiesto da anni dal Comitato ONU per i diritti dell'infanzia, non solo rafforza la protezione dei bambini e dei giovani, ma migliora anche l'atteggiamento della società nei confronti di un'educazione non violenta e sostiene un lavoro di prevenzione mirato».




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