Cerca e trova immobili
SVIZZERA

La bandiera svizzera può continuare a essere insultata

Lo ha deciso il Nazionale, respingendo una mozione di Jean-Luc Addor.
Instagram/Mathilde Mottet
A scatenare la richiesta di Addor è stata questa foto, pubblicata da Juso Mottet su Instagram.
Fonte 20 Minuten
La bandiera svizzera può continuare a essere insultata
Lo ha deciso il Nazionale, respingendo una mozione di Jean-Luc Addor.
BERNA - Le bandiere svizzere esposte da privati ​​possono continuare a essere insultate. Lo ha deciso questa settimana il Consiglio nazionale che con 115 voti favorevoli, 68 contrari e 3 astensioni ha votato contro l'iniziativa parlamentare del c...

BERNA - Le bandiere svizzere esposte da privati ​​possono continuare a essere insultate. Lo ha deciso questa settimana il Consiglio nazionale che con 115 voti favorevoli, 68 contrari e 3 astensioni ha votato contro l'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale UDC Jean-Luc Addor, secondo cui esprimere brutti gesti o affiancare parole offensive al vessillo rossocrociato dovrebbe costituire un reato penale. Chiunque «toglie, danneggia un emblema nazionale svizzero apposto da un'autorità» o «commette su di esso atti offensivi» è attualmente punito con la reclusione fino a tre anni o con la multa. Addor voleva eliminare dalla legge le parole «applicato da un'autorità» ed estendere la sua validità a qualsiasi altro drappo.

A innescare tutto ciò è stato un post su Instagram dell'esponente della Juso e co-presidente delle donne SP Mathilda Mottet in occasione del 1° agosto dello scorso anno. «Tutte queste bandiere svizzere sul mio feed mi fanno vomitare», aveva scritto sotto la foto in cui mostrava il dito medio a una bandiera svizzera.

Un evento che aveva causato una certa indignazione. Tra gli altri Addor che ha presentato la citata iniziativa dopo aver scritto una lettera aperta proprio a Mottet.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE