Syngenta: ricavi in lieve calo, ma aumentano i guadagni

È il risultato della «enfasi strategica sugli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione» e di una serie di altri fattori
BASILEA - Fatturato in lieve calo ma redditività in aumento nei primi nove mesi dell'anno per Syngenta, colosso agrochimico (svizzero, ma in mani cinesi) specializzato soprattutto in sementi e prodotti fitosanitari.
I ricavi si sono attestati a 20,9 miliardi di dollari (16,7 miliardi di franchi), in flessione del 2% su base annua (-1% in valute locali), emerge da un comunicato diffuso oggi dal gruppo. Il risultato operativo Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) è invece salito del 25% a 3,4 miliardi di dollari. Non sono state fornite indicazioni circa l'utile netto.
«L'enfasi strategica sugli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, unita a una gestione rigorosa dei costi, a una maggiore produttività e a un'efficienza operativa, ha continuato a produrre miglioramenti in termini di redditività», fa sapere la società in un comunicato. «Questi sforzi e i continui miglioramenti dei margini sottolineano l'impegno del gruppo verso una redditività sostenibile e a lungo termine».
La società Syngenta è nata nel 2000 dalla fusione delle divisioni agrochimiche dei giganti farmaceutici AstraZeneca e Novartis, unendo attività con radici che risalgono a 250 anni or sono. Un tempo quotata alla borsa svizzera, l'impresa è stata rilevata nel 2017 dal gigante cinese ChemChina per 43 miliardi di dollari. Oggi il gruppo, che ha circa 56'000 dipendenti in oltre 90 nazioni, è registrato in Cina e ha sede amministrativa a Basilea. Il conglomerato è composto di quattro unità: Syngenta Crop Protection (sede in Svizzera), Syngenta Seeds (Usa), Adama (Israele) e Syngenta Group China (Cina). Il Ceo Jeff Rowe ha ribadito in giugno l'intenzione del gruppo di tornare in borsa, al momento opportuno.




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