Coronavirus: la BNS dice no alla «politicizzazione» degli utili

Per il vicepresidente Zurbrügg, l'attuale politica di distribuzione è valida e «orientata alla continuità».
BERNA - La Banca nazionale svizzera (BNS) ribadisce la sua opposizione alle richieste, emerse da più parti a livello politico, di attingere ai suoi fondi. «Creerebbe un precedente, gli utili sarebbero politicizzati», avverte il suo vicepresidente, Fritz Zurbrügg, in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung.
«Se iniziamo a legare la distribuzione degli utili della BNS a richieste o assegnazioni speciali, questi utili assumeranno un significato politico che non dovrebbero avere», sottolinea Zurbrügg.
A suo avviso l'attuale politica di distribuzione ha dimostrato la sua validità, «è orientata alla continuità». Inoltre, le eventuali eccedenze di cui la BNS non ha bisogno per costituire i fondi propri saranno comunque distribuite nel tempo, prosegue. «Nulla è perduto per il settore pubblico».
La BNS non apprezza per niente le attuali riflessioni che suggeriscono di utilizzare i suoi fondi per pagare i debiti contratti durante la crisi del coronavirus. «Ogni cinque anni riesaminiamo l'accordo con il Dipartimento delle finanze e possiamo così affrontare gli sviluppi fondamentali. Questo accordo definisce i parametri per una distribuzione regolare e a medio termine», ricorda Zurbrügg.
Le distribuzioni possono essere modificate in caso di cambiamenti, ma è «importante che ci siano regole chiare», insiste. I politici sono comunque liberi di decidere come utilizzare gli importi distribuiti, anche per ridurre i debiti legati al coronavirus, afferma. In base alla sua esperienza, Zurbrügg spiega che nell'amministrazione delle finanze non c'è niente di peggio dell'assegnazione di fondi «perché le priorità e le esigenze politiche cambiano».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!