Cerca e trova immobili
NEUCHÂTEL

Deputato nei guai: avrebbe stuprato una minorenne a una festa

I fatti sarebbero avvenuti nel 2017 durante una festa popolare a Fleurier
Deposit Photos
Fonte Ats
Deputato nei guai: avrebbe stuprato una minorenne a una festa
I fatti sarebbero avvenuti nel 2017 durante una festa popolare a Fleurier

NEUCHÂTEL - Il granconsigliere neocastellano Quentin Di Meo (PLR), già candidato al Consiglio di Stato, è oggetto di una denuncia penale per atti sessuali ai danni di una giovane. I fatti sarebbero avvenuti nel 2017 durante una festa popolare a Fleurier, quando il diretto interessato, che respinge le accuse, aveva 24 anni e la presunta vittima 17.

«La denuncia risale ad agosto, ma la polizia aveva già condotto indagini preliminari a seguito di voci persistenti», ha dichiarato oggi il procuratore generale Pierre Aubert a Keystone-ATS, confermando informazioni del quotidiano locale ArcInfo. Un'inchiesta è stata aperta questa estate, la cui durata al momento però non può essere determinata, ha precisato.

Il caso è diventato di dominio pubblico lo scorso marzo, nel pieno della campagna elettorale in cui Di Meo, presidente del gruppo PLR-Centro in Gran Consiglio, era candidato al governo cantonale. Alcuni manifesti del deputato erano stati vandalizzati e sul suo volto era apparsa la scritta «stupratore». Secondo ArcInfo, il diretto interessato aveva sporto denuncia contro ignoti, per poi ritirarla.

Sempre stando al giornale, Di Meo avrebbe tentato di baciare la giovane, che si era rifiutata. A quel punto, l'avrebbe trascinata per circa 300 metri, presa per la gola e violentata nei pressi di un campo da calcio. Il politico ha invece detto ad ArcInfo di non essere mai restato solo con la ragazza, che non faceva parte della sua cerchia di amici, e aggiunto di essere rimasto scioccato nell'apprendere le accuse a suo carico.

Dal canto suo, la sezione cantonale del PLR si è limitata a comunicare che «fino a quando non verrà emessa una sentenza, Quentin Di Meo sarà considerato innocente». I vertici del partito ritengono pertanto che sia «prematuro» e «ingiustificato» prendere misure nei suoi confronti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE