Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Record di morti sulle strade

Incidenti stradali: decessi mai così alti negli ultimi anni.
Rescue Media
Record di morti sulle strade
Incidenti stradali: decessi mai così alti negli ultimi anni.
BERNA - Lo scorso anno, sulle strade svizzere, hanno perso la vita 250 persone (19 in Ticino), mentre 3792 sono rimaste ferite gravemente. CANTONE Diciannove vite spezzate ...

BERNA - Lo scorso anno, sulle strade svizzere, hanno perso la vita 250 persone (19 in Ticino), mentre 3792 sono rimaste ferite gravemente.

Il confronto con i dati del 2023 - È quanto emerge dalle statistiche sugli incidenti stradali del 2024 pubblicate dall'Ufficio federale delle strade (USTRA). Rispetto all'anno precedente sono aumentati i decessi, mentre è diminuito il numero dei feriti gravi. Nello specifico, nel 2023 i decessi furono 14 in meno. Le lesioni serie si attestarono a 4096.

Peggior valore dal 2015 - Le cifre rimangono elevate, come nel 2023: nella categoria dei decessi si registra il peggior valore dal 2015 sulle strade svizzere (in quell'anno erano stati 253 i morti), mentre il dato dei feriti gravi è il più basso degli ultimi cinque anni. Si osserva quindi una flessione del numero di infortunati gravi (persone morte o che hanno riportato lesioni serie) rispetto all'anno precedente.

USTRA

La situazione in Ticino - L'anno appena trascorso, infatti, è stato un anno nero, nerissimo, per quel che concerne gli incidenti mortali nel nostro cantone: ben 18 con 19 vittime. Un dato, questo, che è di gran lunga il peggiore degli ultimi dieci anni - nel 2023 gli incidenti letali furono sette con otto decessi - ma che non deve per forza risuonare come un campanello d'allarme. Sia perché una variazione simile non è sorprendente sul breve periodo. Sia per il fatto che gli incidenti stradali sono da decenni in costante calo

Disamina per categoria di utenti - Nel 2024, 81 occupanti di automobili hanno perso la vita (2023: 75); il numero di feriti gravi in questa categoria è diminuito di 35 unità, da 719 a 684. I motociclisti morti sono stati 47 (-3), quelli feriti gravemente 1081 (-6,8%). Fra gli e-biker si è registrato un incremento dei decessi (da 16 a 25) e una contrazione del 10,4 per cento delle lesioni gravi (533 persone).

In crescita le morti fra i pedoni - Scende a 20 il numero di ciclisti morti nel 2024 (6 in meno rispetto all'anno precedente) e a 633 (-13,6%) il dato dei feriti gravi in questa categoria. Fra i pedoni sono aumentati i morti complessivi (48 nel 2024, 42 nel 2023), mentre si è avuto un calo degli episodi mortali avvenuti sulle strisce pedonali (2024: 11, 2023: 24) così come dei feriti gravi in questa fascia di utenti (411, -7,4%).

Aumento degli incidenti fra i giovani motociclisti: possibili misure dell'USTRA - L'USTRA segue «con particolare attenzione l'andamento dell'incidentalità tra i 16enni e i 17enni da quando è stata abbassata l'età minima per condurre motoveicoli della categoria A1. Si è constatato che tra il 2021 e il 2023 il numero di sinistri fra i motociclisti a bordo di 125 in questa fascia d'età è più che raddoppiato rispetto al periodo 2018-2020».

«Ipotizzati adeguamenti al corso pratico di base» - Nei prossimi mesi l'Ufficio valuterà «insieme alle parti interessate possibili interventi tesi a contrastare questa evoluzione. Sono ipotizzabili adeguamenti alla formazione, per esempio ai contenuti o alla durata del corso pratico di base (obbligatorio per i conducenti di motoveicoli), eventualmente attuabili nel contesto di un progetto di revisione della formazione pratica in corso, la cui procedura di consultazione è programmata per il 2027».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE