Ritrovato 52 anni dopo la sua scomparsa

Lo scioglimento dei ghiacciai vallesani ha riconsegnato un nuovo corpo. Si tratta di un alpinista britannico dato per disperso nel 1971.
SION - Ogni anno lo scioglimento dei ghiacciai vallesani riconsegna (in media) due corpi dati per dispersi in passato. Ma con le estati sempre più calde questo numero è destinato ad aumentare. Non è quindi sorprendente che il 3 agosto del 2022 due alpinisti si siano imbattuti nei resti mummificati di una persona sull'Egginerjoch, la cui vetta è posta a quasi tremila metri d'altitudine (per la precisione 2'989) in territorio di Saas-Fee.
Centinaia di dossier - Dopo il macabro ritrovamento, risalente a più di un anno fa, le reliquie dell'uomo sono state trasportate all'Ospedale di Sion per essere esaminate e confrontate con gli oltre 300 fascicoli di persone scomparse dal 1925 a oggi in Vallese. La polizia cantonale si è concentrata soprattutto sugli alpinisti dati per dispersi nella regione di Saas-Fee. E dopo mesi e mesi di ricerche, ecco arrivare una possibile corrispondenza: un alpinista britannico scomparso nel nulla a fine luglio del 1971.
DNA decisivo - Ma per avere la certezza definitiva bisognava trovare un parente dell'uomo ancora in vita. «In collaborazione con gli specialisti dell'Interpol di Manchester e le autorità di polizia scozzesi - precisa la polizia cantonale - è stato trovato un membro della famiglia. Un confronto diretto del DNA ha poi dimostrato che le ossa ritrovate appartenevano proprio all'alpinista britannico scomparso 52 anni fa».
L'uomo - concludono le forze dell'ordine vallesane - è stato formalmente identificato nella giornata di ieri.



