Cerca e trova immobili
Assalti con esplosivo ai bancomat: le banche non stanno a guardare La tecnica più diffusa è quella che colora le banconote e le rende inutilizzabili. Un esperto prevede che quest'estate i colpi raddoppieranno
ZURIGO - Gli attacchi esplosivi ai bancomat sono in forte aumento. Secondo l'Europol, i malviventi ricorrono a sostanze sempre più potenti per far saltare i dispositivi e poter arraffare il bottino. Il fenomeno riguarda anche la Svizzera in maniera periodica.
L'arma segreta: l'inchiostro - Ma se la criminalità studia nuovi modi per avere successo, le banche non stanno a guardare. Nei Paesi Bassi, il numero di attacchi con esplosivo è diminuito da quando sono state introdotte nuove misure di sicurezza. Lo stesso sta avvenendo in Svizzera, spiega 20 Minuten. Un adesivo sui bancomat della Banca Cantonale Grigione informa che la macchina contiene un sistema di colorazione che distrugge le banconote in caso di attacco. Il portavoce Thomas Müller, spiega che le cartucce d'inchiostro sono state introdotte nel 2022. Il funzionamento è semplice: in caso di eventi violenti come un'esplosione le cartucce scoppiano, imbrattano il denaro contenuto nella cassetta in maniera irreversibile e lo rendono quindi privo di valore.
Con questo avviso, scritto in tedesco e in italiano e con simboli comprensibili anche da chi non parla queste due lingue, la Banca Cantonale Grigione ha voluto evitare che i rapinatori facessero esplodere inutilmente i bancomat e che si rendessero conto di questo sistema di protezione. Non c'è poi da sfidare la sorte pensando in un bluff, assicura Müller: l'inchiostro è effettivamente presente nell'apparecchio.
Un sistema diffuso - Anche la Banca cantonale di Glarona e quella di Argovia si affidano dall'anno scorso da questo sistema di colorazione. I colpi con esplosivo ai bancomat non sono più un fenomeno che riguarda le sole aree di frontiera, hanno spiegato ai colleghi di 20 Minuten dall'istituto glaronese. Anche la sede centrale di Raiffeisen raccomanda il sistema alle proprie filiali, ha spiegato il portavoce Joël Grandchamp. In questo modo «speriamo di riuscire a tenere sotto controllo il problema», ha dichiarato André Bächinger, presidente della filiale Kelleramt-Albis alla "Aargauer Zeitung".
Ci sono poi banche che fanno ricorso ad altre soluzioni, come l'impossibilità di accedere ai bancomat nelle ore notturne. Lo fa Banca Migros, pur consapevole che una singola misura non è sufficiente: «È necessario un pacchetto completo» ha spiegato una portavoce, che non ha voluto rivelare per motivi di sicurezza quali sono gli altri provvedimenti.
Una difesa onerosa - Svariati istituti mantengono un certo riserbo sulle proprie pratiche anti-ladri, proprio per non avvantaggiare la delinquenza. Esistono una serie di sistemi, spiega l'esperto di sicurezza Peter Villiger che si occupa della loro commercializzazione. Tuttavia le banche li usano solo parzialmente, ha spiegato alla Luzerner Zeitung. Il motivo? C'è riluttanza nel fare grossi investimenti sui bancomat, a causa del loro uso sempre più ridotto da parte della popolazione. I costi di gestione di un singolo apparecchio, secondo un esperto bancario, si dovrebbero aggirare sui 20mila franchi l'anno.
La previsione: sarà una calda estate - Villiger ipotizza che quest'anno i furti ai bancomat raddoppieranno. La ragione? La Svizzera è attraente per gli assalitori perché spesso gli Atm contengono somme maggiori rispetto alle altre nazioni.
