Solo la metà del personale si vaccina nelle case anziani di Zurigo

«È deludente», afferma Gabriela Bieri, co-responsabile della campagna di vaccinazione cantonale negli istituti.
Fra i dipendenti degli ospedali Waid e Triemli (sempre in città) la quota è un po' più elevata, pari al 65%.
ZURIGO - Solo la metà del personale delle case per anziani e di quelle di cura della città di Zurigo si è fatto vaccinare. Lo rivela la NZZ am Sonntag.
Sebbene tutti gli operatori delle strutture in questione nel cantone abbiano diritto ad accedere al preparato anti-Covid, unicamente una risicata maggioranza opta effettivamente per farlo: nel capoluogo, solo il 53% dei dipendenti delle case di riposo e il 52% degli istituti di cura.
«Questo è in effetti un po' deludente», afferma Gabriela Bieri, co-responsabile della campagna di vaccinazione cantonale negli istituti, in dichiarazioni riportate dal domenicale. Anche se il tasso di partecipazione supera quello della vaccinazione antinfluenzale - 25% nei centri anziani, 42% in quelli di cura - «avrei preferito vedere cifre più elevate», aggiunge.
Fra i dipendenti degli ospedali Waid e Triemli (sempre in città) la quota è un po' più elevata, pari al 65%, cioè il doppio del tasso di vaccinazione contro l'influenza (32%). Le cifre definitive per tutti i nosocomi del cantone non sono ancora disponibili perché non tutte le persone hanno già avuto l'opportunità di essere vaccinate. Secondo Ronald Alder, vice direttore generale dell'Associazione degli ospedali di Zurigo, è stato vaccinato tra il 70 e l'80% del personale infermieristico e il 50-60% di tutti gli altri dipendenti.




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