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SVIZZERA

«La Svizzera è in prima linea nella corsa agli armamenti»

Per Roland Siegwart, professore di robotica al Politecnico di Zurigo, la Confederazone sarebbe anche «ben posizionata nel campo della tecnologia dei droni»
Foto Deposit
Fonte 20 Minuten
«La Svizzera è in prima linea nella corsa agli armamenti»
Per Roland Siegwart, professore di robotica al Politecnico di Zurigo, la Confederazone sarebbe anche «ben posizionata nel campo della tecnologia dei droni»

ZURIGO - Diverse aziende svizzere stanno attualmente testando i loro «droni kamikaze» sul Passo del San Bernardino. Per Roland Siegwart, professore di robotica al Politecnico di Zurigo, la Confederazione «in caso di emergenza potrebbe produrre rapidamente migliaia di droni di questo tipo».

Per il professore la Svizzera «è molto ben posizionata nel campo della tecnologia dei droni e probabilmente vanta la più alta densità di giovani ingegneri in questo settore al mondo» ha detto al sito 20 Minuten.

Da molti anni Armasuisse collabora con università tecniche come appunto il Politecnico federale di Zurigo e l'EPFL. Sebbene finora l'attenzione non si sia concentrata sui droni d'attacco, «molti risultati della ricerca sono direttamente rilevanti anche per questi droni». I cosiddetti "droni kamikaze" sono progettati per speronare i droni nemici o distruggerli con una piccola carica esplosiva e vengono distrutti a loro volta durante l'uso.

La Svizzera sta attualmente conducendo i suoi primi test mirati con droni d'attacco di produzione nazionale presso il poligono di tiro di Hinterrhein. I test mirano a dimostrare lo stato dell'industria svizzera e la prontezza operativa delle sue tecnologie. Ma quanto è competitiva la Svizzera nella corsa internazionale agli armamenti dei droni? Siegwart scommette «sul primato tecnologico» del Paese e la sua «industria molto agile» ma rileva che «la sfida più grande, tuttavia, riguarderebbe la disponibilità di componenti chiave come computer di controllo, motori e sensori».

Il professore ribadisce che nella corsa agli armamenti la Svizzera è ben posizionata: «Piccole e agili aziende stanno rivoluzionando l'industria bellica, in alcuni casi rivoluzionandola completamente. La tecnologia di prodotti di massa come telefoni cellulari o aeromodelli ha accelerato enormemente lo sviluppo, consentendo alle piccole aziende di produrre armi in serie come i droni direttamente a casa propria».

Per Siegwart i punti deboli nei moderni scenari di guerra e le sfide più grandi «risiedono nel rilevamento di droni di dimensioni molto ridotte e nell'elevato numero di droni previsti durante gli attacchi». Afferma che «sono certamente necessari investimenti per difendersi dagli attacchi dei droni in modo efficiente e affidabile. Una soluzione sono i droni intercettori, ma anche i jammer e i sistemi di difesa antidroni a terra».

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