Alla sbarra il cecchino svizzero che ha combattuto in Ucraina

Lo sciaffusano, che vive attualmente in Israele e possiede la doppia cittadinanza, deve rispondere di essersi arruolato in un servizio militare straniero
ZURIGO - La giustizia militare svizzera processa oggi giovedì a Mellen (ZH) un cittadino elvetico accusato di aver combattuto come mercenario in Ucraina. L'uomo, originario del canton Sciaffusa, avrebbe operato come cecchino nell'Ucraina orientale. Non è tuttavia certo che l'imputato compaia in aula.
Lo sciaffusano, che vive attualmente in Israele e possiede la doppia cittadinanza, deve rispondere di essersi arruolato in un servizio militare straniero (art. 94 del codice penale militare).
Si tratta del primo caso di un cittadino svizzero presunto combattente a fianco dell'Ucraina contro la Russia che finisce in tribunale. Complessivamente sono in corso indagini nei confronti di 16 possibili mercenari in Ucraina.
Il processo può tenersi anche in assenza dell'imputato: la decisione spetta al presidente del tribunale. Non è noto quale pena richiederà l'accusa: per casi simili è prevista una pena detentiva fino a tre anni.
L'uomo ha già alle spalle precedenti penali. Secondo i media, avrebbe scontato complessivamente quasi dieci anni di carcere per vari reati. Nei suo confronti era stata inoltre disposta una misura stazionaria finalizzata al trattamento di disturbi psichici.



