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LUCERNA

Albert Rösti preoccupato per la situazione dei media

Il ministro delle comunicazioni ha assicurato che il Governo sta lavorando per creare le giuste condizioni quadro
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Fonte ats
Albert Rösti preoccupato per la situazione dei media
Il ministro delle comunicazioni ha assicurato che il Governo sta lavorando per creare le giuste condizioni quadro
LUCERNA - Intervenendo allo Swiss Media Forum di Lucerna, il consigliere federale Albert Rösti ha espresso la sua preoccupazione per la situazione dei media, che sono sotto pressione.Il ministro delle comunicazioni ha assicurato che il Governo sta l...

LUCERNA - Intervenendo allo Swiss Media Forum di Lucerna, il consigliere federale Albert Rösti ha espresso la sua preoccupazione per la situazione dei media, che sono sotto pressione.

Il ministro delle comunicazioni ha assicurato che il Governo sta lavorando per creare le giuste condizioni quadro, sapendo che non esistono soluzioni miracolose.

Rösti ha citato il calo di oltre il 20% del numero di testate nel Paese dal 2009, il dimezzamento delle tirature negli ultimi quindici anni e i miliardi di franchi di introiti pubblicitari sottratti dai giganti dell'Internet, quali Google e Facebook.

Il consigliere federale ha fatto riferimento al progetto governativo di introdurre regole per le principali piattaforme, al fine di creare maggiore trasparenza e proteggere i diritti degli utenti. L'esecutivo sta inoltre esaminando la necessità di introdurre regole sull'intelligenza artificiale (IA), in particolare per il settore mediatico.

I media sono buoni quando offrono qualità, ha aggiunto Rösti. Ciò significa che «trasmettono e contestualizzano fatti solidi in un linguaggio curato e in modo appassionante».

Tuttavia, questo mestiere ha sofferto negli ultimi tempi a causa della pressione economica, ha dichiarato ancora Rösti, dicendosi solidale con i professionisti dei media. Quando i giornalisti non devono solo scrivere, ma anche fotografare, filmare, montare clip, impaginare e registrare podcast, diventano una «macchina di produzione». E «ciò non sempre va bene», ha aggiunto il consigliere federale.

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