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BERNAMedico fa causa all'ospedale e chiede 5 milioni di franchi

01.03.24 - 09:31
N.U., anestesista, è certa che le sia stata negata una promozione a causa del suo sesso: il giudice le dà ragione.
Foto 20Minuten
Fonte 20 Minuten/TAGES-ANZEIGER
Medico fa causa all'ospedale e chiede 5 milioni di franchi
N.U., anestesista, è certa che le sia stata negata una promozione a causa del suo sesso: il giudice le dà ragione.

BERNA - Una battaglia legale combattuta su più fronti: prima quello del licenziamento (causa vinta) e poi quello di un presunto negato avanzamento di carriera a causa del suo sesso, insomma una discriminazione di genere, stando a quanto riporta il sito 20 Minuten.

N.U., medico, da dieci anni è in causa con il suo ex datore di lavoro, l'Inselspital di Berna, cui adesso ha chiesto 5 milioni di franchi perché »certa che le sia stata negata una promozione» solo per il fatto di essere donna. Ora il Tribunale regionale di Berna-Mittelland si è pronunciato e il giudice ha dato ragione all'anestesista. Tuttavia, non è ancora stato deciso se la 51enne riceverà i cinque milioni di franchi di danni che chiede. L'Inselspital intende inoltre appellarsi alla sentenza presso l'Alta Corte, come ha riferito anche la "NZZ", precisa 20Minuten.

Una delle prime cause in base alla legge sulla parità di genere - Alta Corte del Cantone di Berna che aveva già dato ragione alla dottoressa nel 2018: era stata licenziata durante il suo congedo di maternità non retribuito - scrive 20 Minuten - avendo precedentemente condotto una campagna presso l'ospedale per il congedo di maternità obbligatorio e la parità di trattamento. La donna si è difesa in tribunale e ha sostenuto di essere stata licenziata per ritorsione. Alla fine, l'Inselspital ha dovuto pagare 465.000 franchi di arretrati e reintegrarla. La dottoressa è una delle prime persone ad aver intrapreso un'azione legale contro un'azienda in base alla legge sulla parità di genere.

Altra causa nel 2020 per una disparità di trattamento - Nel 2020, la 51enne ha fatto nuovamente causa, questa volta per ottenere un risarcimento danni. La dottoressa lavora ora all'Ospedale del Vallese. Non solo guadagna meno, ma ritiene anche di avere opportunità di carriera più limitate rispetto all'Inselspital di Berna. Se non fosse stata licenziata all'epoca, avrebbe avuto la prospettiva di un posto di primario o di una cattedra. Dopo la prima sentenza, l'Inselspital l'ha riassunta, ma l'ha subito licenziata di nuovo: i rapporti tra lei e il suo capo erano troppo tesi.

L'anestesista chiede all'Inselspital un risarcimento di cinque milioni di franchi, ma dice di essere interessata a molto di più, ovvero alla parità di diritti per le donne rispetto ai loro colleghi maschi. «Voglio che le carriere delle donne che sono state ostacolate siano risarcite», ha dichiarato alla NZZ am Sonntag nel 2020. È certa di non essere stata promossa all'Inselspital perché donna: «Avevo un curriculum chiaramente migliore degli uomini che sono diventati medici senior».

L'Inselspital di Berna considera la richiesta irrealistica - L'ex datore di lavoro ritiene incomprensibile la sentenza del tribunale. La responsabile delle risorse umane dell'Inselspital ha dichiarato alla NZZ di ritenere «incomprensibile e irrealistico» promuovere una persona che non lavora più per il datore di lavoro in questione. Anche l'avvocato dell'ospedale, Jörg Zumstein, ritiene discutibile che una certa qualifica formale - in questo caso l'abilitazione del'anestesista - debba portare automaticamente alla promozione: «Se questa decisione rimane in vigore, praticamente qualsiasi medico abilitato potrebbe pretendere di essere promosso». Secondo le statistiche dell'ospedale, solo un quarto dei medici abilitati viene promosso a primario.

L'esperto di diritto del lavoro - Si sta già discutendo se la sentenza del tribunale di Berna-Mittelland abbia conseguenze che vanno oltre il caso in questione. In futuro tutti gli ospedali dovranno promuovere i loro medici se hanno un'abilitazione? L'esperto di diritto del lavoro Thomas Geiser non la pensa così: «Solo se si può dimostrare che un uomo è favorito rispetto a una donna, gli ospedali potrebbero avere dei problemi» di natura legale.

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