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SVIZZERALa chiamano "Crypto Valley": uffici vuoti, ma centinaia di società

19.10.22 - 10:02
Sempre più aziende blockchain in Svizzera nonostante il crollo del Bitcoin. Un mercato nuovo, giovane e in espansione
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La chiamano "Crypto Valley": uffici vuoti, ma centinaia di società
Sempre più aziende blockchain in Svizzera nonostante il crollo del Bitcoin. Un mercato nuovo, giovane e in espansione

ZUGO - Il più grande "porto" NFT del mondo è stato creato in un ufficio nella Svizzera centrale, dove adolescenti di 16 anni stanno completando il proprio apprendistato in materia di blockchain.

In quel di Zugo, è nata una vera e propria "Crypto Valley". È una 29enne, Tracy Trachsler, a occupare la posizione di Managing Director presso la Crypto Valley Labs (CV Labs), un ufficio di coworking proprio accanto alla stazione ferroviaria, cuore pulsante di questa valle delle criptovalute.

Come riposta il Blick, recatosi sul posto per conoscere questo mondo per molti versi ancora sconosciuto, si tratta di un ecosistema composto da quasi 1200 società blockchain che si è esteso attraverso le Alpi, della Svizzera Centrale fino al Liechtenstein.

Trachsler, doppia cittadinanza svizzero-americana, lavora alla CV Labs da due anni. E fa di tutto, connettendo persone che gestiscono uffici di coworking a Zugo, Cape Town (Sud Africa), Berlino e Vaduz e organizzando conferenze internazionali come il World Economic Forum di Davos. «Ci sono giornate lavorative di 16/18 ore. Ma questo non mi disturba», racconta.

Secondo il Blick, girare tra questi uffici non restituisce la sensazione di un'azienda giovane. Nessun tavolo da ping pong o da biliardo, ma corridoi vuoti e tanti uffici di coworking abbandonati. Il motivo? «Qui la gente viaggia molto», spiega Trachsler. «Ciò è dovuto alla struttura decentralizzate di questo settore. S può lavorare da qualsiasi luogo».

In questi uffici si trova il 26enne Robin Röösli. L'argoviese offre il primo corso blockchain in Svizzera. «Le aziende della Crypto Valley ci inviano circa 40 apprendisti ogni anno. Una decina li stiamo formando per noi stessi».

L'industria è letteralmente esplosa dal 2015. L'anno scorso erano oltre 1.100 le start-up in Svizzera ad occuparsi di tecnologia blockchain, più della metà a Zugo. Il settore ha già creato 6000 posti di lavoro e le società che si occupano di criptovalute hanno visto moltiplicato il loro valore fino a 4 volte nell'ultimo anno.

Si tratta di un mercato in espansione, che cerca talenti. Che però sono rari. Molti professionisti formati dalle università finiscono infatti a lavorare per Google o Meta. E le società blockchain si trovano a dover ricorrere ai famosi cacciatori di teste.

Nonostante la positività che alberga nella Crypto Valley, la tecnologia Blockchain non è ancora entrata a far parte della vita di tutti i giorni. A parte le criptovalute e gli NFT, è stata utilizzata solo per organizzare le catene di approvvigionamento. Ma Trachsler è convinta: «Cambierà le nostre vite».

Blockchain
La Blockchain (letteralmente "catena di blocchi") sfrutta le caratteristiche di una rete informatica di nodi e consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni (per esempio transazioni) in maniera aperta, condivisa e distribuita senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica. Le applicazioni della Blockchain, che si attende siano rilevanti in numerosi settori, sono spesso contraddistinte dalla necessità di disintermediazione e decentralizzazione. Questa innovazione consente, potenzialmente, di fare a meno di banche, notai, istituzioni finanziarie e così via.

Criptovalute
Una criptovaluta è una moneta digitale che, a differenza delle monete tradizionali, non esiste in forma fisica e non è controllata né gestita da alcuna autorità centrale. Le informazioni sulle transazioni in criptovaluta sono memorizzate in un registro digitale decentralizzato, basato tipicamente sulla tecnologia blockchain.

NFT
Gli NFT (non-fungible token) sono certificati “di proprietà” su opere digitali che viaggiano su tecnologia blockchain. Si tratta tecnicamente di smart contract, protocolli informatici che rappresentano un indicatore univoco di un asset digitale. I token, in generale, possono essere di due tipi: fungibili o non fungibili.

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COMMENTI
 

Mattiatr 1 anno fa su tio
La Crypto valley seguirà il successo della fashon valley ticinese?

falco8 1 anno fa su tio
È ovvio che siamo ancora all'alba di una rivoluzione tecnologica, (molto) meno dell' 1% sa cosa è la blockchain e a cosa può servire. È normale, è qualcosa di molto complesso. Ma le applicazioni esistono già per chi è interessato a scoprirle (web3) e sono abbastanza facili d'accesso anche sullo smartphone, è sbagliato ridurre questa tecnologia ad una semplice moneta che serve quasi solo per la compra/vendita come il Bitcoin. In altre zone del mondo è già un mercato che pesa miliardi.

Webster 1 anno fa su tio
Aspettiamo il botto! (di fallimenti con i rispettivi danni)

flame 1 anno fa su tio
Risposta a Webster
il futuro è adesso nonno!

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a flame
Non tutto quel che è nuovo è buono, è già successo in passato... Hanno guadagnato un sacco quelli che sono entrati all'inizio, oggi di sicuro c'è che è un buon sistema per il riciclaggio di denaro sporco.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a flame
Si certo, pagare con monete che non esistono garantite dal nulla, un po’ come la roulette russa

Gandi81. 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Faccio una domanda basata sul tuo commento. Pensi che per ogni franco o diciamo meglio per ogni banconota/moneta che gira per il mondo una banca ha il suo valore in oro immagazzinato qualche parte? Perché in fine i nostri soldi dovrebbero essere proprio questo, un modo per facilitare un pagamento così da non dovere usare oro, argento.

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
La copertura completa in oro non esiste più, però c'è una banca nazionale che controlla e, se necessario, sostiene la moneta. Sulle criptovalute non c'è nessun controllo, oggi vale 1 e domani può valere 0.10 o addirittura scomparire. Non c'è nessuna trasparenza nelle transazioni, per questo è ideale per il riciclaggio.

Alex1234 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
A parlare qui non é la conoscenza, ma l'ignoranza di quello che si ha sentito dire. Non approfondire le proprie conoscenze in questo settore, ma solamente criticare l'innovazione é veramente un peccato. Al giorno d'oggi qualsiasi individuo dovrebbe poter inviare denaro da un paese all'altro senza dover pagare commissioni del 5-15% a istituzioni che permettono questo scambio. La trasparenza é assoluta nella tecnologia Blockchain qualsiasi individuo puó accedere alla banca dati e verificare di persona se la transazione é stata eseguita a quale importo l'orario ecc .. Siamo solo fortunati di vivere in Svizzera dove abbiamo una buona moneta. Se la gente che critica fosse nata in Venezuela, Argentina, Turchia cambierebbe idea e si informerebbe sicuramente di più.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Alex1234
Alex1234 moneta (in senso classico) e bit coin (per esempio) non sono concettualmente così differenti. Sono entrambi beni utilizzabili come metodo di scambio. Per chi inneggia al gold standard mettetevi il cuore in pace, non lo usiamo più da un secolo ed è meglio così. La differenza sostanziale fra il bitcoin e la moneta x è la non garanzia da parte di nessuno (la bottega sotto casa non è obbligata ad accettare bitcoin, franchi sì) e il valore è determinato da dinamiche puramente di mercato. Per intenderci, un bene che a inizio settimana vale 500 banane il sabato 300 o 700 non può esser utilizzato come moneta. La volatilità è tale da non assicurare al possessore la capacità d'acquisto nel breve - medio termine. Per intenderci se il giorno di paga è un giorno in cui il valore mediano è basso saresti letteralmente retribuito meno rispetto a un giorno in cui il valore è alto. Succede pure con la moneta, però in scala minore. Questo fattore rende il Btc più simile all'arte rispetto alla moneta (bene che acquisti speculando che aumenti il valore, non bene di scambio). In America latina viene usato come moneta perché le politiche fiscali e monetarie sono folli, un aumento costante ed elevato d'inflazione di rende vantaggioso usarlo, esattamente come vengono usati pure i dollari americani.¶ Questo non toglie nulla alla tecnologia blockchain che sta avendo degli sviluppi molto interessanti, però non significa che l'uso monetario sia effettivamente possibile.
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