L'esercito è pronto per il WEF

Tra il 20 e il 30 maggio prossimi saranno impiegati al massimo cinquemila militari
DAVOS - È stato rimandato a causa della pandemia. Ma ora a Davos sono in corso i preparativi per il World Economic Forum 2022 (WEF), che avrà luogo dal 22 al 26 maggio prossimi. E si sta lavorando anche sul fronte della sicurezza, con numerosi militari già attivi in vista dell'incontro.
In generale, tra il 20 e il 30 maggio è previsto l'impiego di al massimo cinquemila militari, come stabilito dal Parlamento federale. Soltanto una piccola parte sarà però stazionata a Davos, come si legge in una nota odierna. La maggior parte dei militari proteggerà infatti le infrastrutture e fornirà prestazioni negli ambiti delle Forze aeree, della logistica e dell'aiuto alla condotta. «Nel servizio d’appoggio i militari sono autorizzati ad applicare misure coercitive di polizia per l’adempimento dei rispettivi compiti».
La sicurezza passerà anche dai cieli. Oltre a garantire il servizio di polizia aerea, le Forze aeree effettueranno voli di sorveglianza a favore del Cantone dei Grigioni e trasporti aerei di persone protette in virtù del diritto internazionale su incarico della Confederazione. Con i jet da combattimento armati in servizio di pattugliamento permanente durante il periodo della conferenza, la difesa terra-aria, radar supplementari, il rafforzamento della sorveglianza dello spazio aereo e il servizio di polizia aerea 24 ore su 24 (in tutta la Svizzera) verrà garantita la sicurezza nello spazio aereo. Nei cieli di Davos sono inoltre previste limitazioni.




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