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SVIZZERA

L'emergenza Covid-19 fa soffrire soprattutto i giovani

Tra i motivi: le sfide legate alla formazione, agli studi, al lavoro a domicilio e al timore di perdere il lavoro
L'emergenza Covid-19 fa soffrire soprattutto i giovani
Archivio Depositphotos
Fonte ATS
L'emergenza Covid-19 fa soffrire soprattutto i giovani
Tra i motivi: le sfide legate alla formazione, agli studi, al lavoro a domicilio e al timore di perdere il lavoro
È quanto emerge da un sondaggio pubblicato oggi dall'assicuratore AXA
ZURIGO - La pandemia di coronavirus ha avuto un forte impatto psicologico su molte persone in Svizzera, soprattutto i giovani. Secondo un sondaggio pubblicato oggi dall'assicuratore Axa, gli svizzeri sono comunque più fiduciosi rispetto agli a...

ZURIGO - La pandemia di coronavirus ha avuto un forte impatto psicologico su molte persone in Svizzera, soprattutto i giovani. Secondo un sondaggio pubblicato oggi dall'assicuratore Axa, gli svizzeri sono comunque più fiduciosi rispetto agli altri europei per quanto riguarda il futuro.

I dati emergono da un sondaggio online a cui hanno partecipato 1'040 persone nella settimana dal 17 al 23 giugno. Una persona su due ha dichiarato di essere in uno stato mentale buono o molto buono. La Svizzera si piazza quindi al primo posto nel confronto internazionale. Inoltre l'84% degli intervistati nella Confederazione è positivo per il futuro, mentre negli altri sei paesi europei dove è stata realizzata l'inchiesta la media è del 73%.

Oltre un quarto degli interrogati però ha dichiarato che la loro salute mentale è peggiorata durante la pandemia e il numero di persone che l'hanno definita «cattiva» è raddoppiato.

A quanto pare le persone di 65 anni e oltre hanno trovato la situazione molto meno stressante rispetto ai più giovani. Circa il 23% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ha dichiarato di essersi trovato in un cattivo o pessimo stato mentale durante la crisi. Nella classe di età 65-79 anni, la percentuale era di poco inferiore al 6%.

È probabile che i giovani siano stati maggiormente colpiti per via delle sfide legate alla formazione, agli studi, al lavoro a domicilio, all'assistenza all'infanzia e alla scolarizzazione da casa, nonché per il timore di perdere il posto di lavoro. Più della metà degli intervistati ha inoltre dichiarato che lo stress sul lavoro è aumentato durante la crisi.

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