Secondo le cifre delle FFS, il servizio FreeSurf è utilizzato solo dal 5% dei clienti
BERNA - Solo il 5% dei clienti utilizza il servizio gratuito di navigazione sui treni delle FFS, introdotto recentemente.
Sono questi i risultati di uno studio commissionato dalle FFS: dei 450'000 pendolari che potrebbero beneficiare dell'offerta, solo il 5% lo fa effettivamente (22'500 utenti al giorno). In ogni caso, a partire dalla fine del 2020, il progetto FreeSurf delle FFS verrà esteso: dai 44 treni attualmente dotati del servizio internet gratuito, diventeranno 2500. I pendolari di tutti i treni potranno così navigare gratuitamente su internet.
Ottavia Masserini, portavoce delle FFS, ha affermato che le ferrovie si aspettano che con il tempo il servizio diverrà più conosciuto, e che il suo utilizzo dovrebbe aumentare costantemente. «È importante poter offrire internet gratis sui treni» ha dichiarato.
Un dato da sottolineare è che nel primo test solo i clienti di Sunrise e Salt hanno potuto usufruire del servizio. Si sta ora discutendo anche dell'eventualità, e della volontà, di Swisscom di partecipare al progetto. Il suo portavoce Armin Schädeli ha dichiarato che «Swisscom ha discusso dei risultati della prova con le FFS», e che dopo aver analizzato il progetto potrebbe presentare un'offerta.
In ogni caso è necessario avere una scheda SIM svizzera per poter navigare gratuitamente, per cui i turisti non possono ancora farlo. Comunque, «è in sviluppo un'offerta FreeSurf anche per i viaggiatori stranieri» ha concluso Ottavia Masserini.
È interessante segnalare che il servizio non si basa sulla tecnologia WLAN. Bensì tramite piccoli trasmettitori Bluetooth sui treni che consentono l'uso gratuito di Internet tramite la rete mobile. Il collegamento viene poi automaticamente perso quando l'utente scende dal treno.