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SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNO«Tanta Europa nasconde i mali del calcio italiano»

10.05.23 - 07:00
«Inter? È successa una di quelle cose che accadono quasi solo nel calcio, qualcosa difficile da spiegare»
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«Tanta Europa nasconde i mali del calcio italiano»
«Inter? È successa una di quelle cose che accadono quasi solo nel calcio, qualcosa difficile da spiegare»
Milan e Inter (e Juve&CO) superstar? Arno Rossini: «Con un sorteggio diverso…».
Calcio - Champions UEFA10.05.2023

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MILANO - Al momento rispettivamente quarta e quinto della classifica, per qualche giorno, Inter e Milan non saranno totalmente concentrati sulla Serie A. Hanno altri pensieri per la testa. Hanno una semifinale di Champions League da provare a superare. Hanno un doppio derby (l’andata questa sera, dalle ore 21), terribilissimo e bellissimo insieme, da disputare.

«La sfida tra nerazzurri e rossoneri è qualcosa di estremamente affascinante - è intervenuto Arno Rossini - Dopo anni di carestia, di buio europeo, a Milano le luci torneranno a scintillare. Per i tifosi delle due squadre, ma in generale per tutti gli appassionati, sarà una settimana elettrizzante».

Andiamo subito al sodo. Chi passa?
«L’Inter si è ritrovata nel momento giusto. È risorta. Segna, ha un bel gioco… È successa una di quelle cose che accadono quasi solo nel calcio, qualcosa difficile da spiegare. A parer mio la qualità generale della truppa a disposizione di mister Inzaghi è superiore rispetto a quella condotta da Stefano Pioli. È la mia favorita».

Il Milan ha il dubbio Leão.
«E dite poco? Il quarto di finale con il Napoli lo ha vinto lui. È un giocatore che, se sta bene, con le sue accelerazioni e le sue giocate, sa fare la differenza. Per il Milan è troppo importante».

“Un’eliminazione non sarebbe un fallimento”, ha detto Inzaghi.
«Uscire in semifinale, in una competizione tanto importante, non può essere considerato un fallimento. Però…».

Però?
«Però la Champions è la ciliegina sulla torta di Inter e Milan. Un “in più”, prestigiosissimo sia chiaro, in una stagione nella quale l’obiettivo principale era il campionato. Da vincere o almeno da chiudere tra le prime quattro della classifica. Vincere la coppa renderebbe fantastica l’annata. Perdere la semifinale o la finale e fare bene - ma non benissimo, visto che lo Scudetto è andato - in Italia, potrebbe renderla soddisfacente. Se un percorso tanto buono in Europa non fosse accompagnato da un piazzamento in Serie A, però, appunto, il 2022/23 non potrebbe non essere considerato fallimentare. Le italiane non partono per sollevare il trofeo, solo per partecipare al torneo e assicurarsi così i milioni che garantisce. Nel caso dei nerazzurri, ancora in corsa pure in Coppa Italia... nel giro di poche settimane possono esultare quasi come stanno ancora facendo a Napoli o ritrovarsi nello sconforto: sono lì, in bilico, possono cadere da una parte o dall’altra». 

Una certezza è che, con Juventus, Roma e Fiorentina protagoniste nell’“altra” Europa, il calcio italiano si è riscattato.
«Non sono totalmente d’accordo. Questo risultato forse nasconde un po’ i mali di quel pallone. Sarebbe così se le rose di queste squadre fossero ricche di calciatori azzurri. In tanta abbondanza io vedo invece molta casualità. Ci fossero stati sorteggi diversi, non so infatti se tante italiane sarebbero sopravvissute. Mettiamola così: fatico a credere, come invece sarebbe se ci fosse stata una ripresa, che nel prossimo futuro le compagini della vicina Penisola potranno ripetersi. È più probabile che, grazie anche alle enormi possibilità economiche, tali numeri torneranno a farli i club britannici».

Allora è giusto considerare Milan-Inter la semifinale “povera”?
«In finale, una partita secca, tutto può succedere. Sfido però chiunque a dire che rossoneri e nerazzurri sono più forti di City o Real».

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