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PARTITO COMUNISTA

Gli USA ci vogliono portare in guerra. La Svizzera difenda la sua neutralità!

Partito Comunista
keystone-sda.ch (HANDOUT/ TAIWAN PRESIDENTIAL OFF)
Gli USA ci vogliono portare in guerra. La Svizzera difenda la sua neutralità!
Partito Comunista
BELLINZONA - Lo scorso mese di maggio il Partito Comunista aveva previsto che delle provocazioni di vario genere potevano avvenire nella regione dell’Indo-Pacifico al fine di estendere la guerra dall’Ucraina verso la Cina. Da sempre, infa...

BELLINZONA - Lo scorso mese di maggio il Partito Comunista aveva previsto che delle provocazioni di vario genere potevano avvenire nella regione dell’Indo-Pacifico al fine di estendere la guerra dall’Ucraina verso la Cina. Da sempre, infatti, consideriamo che il conflitto reale sia fra il sistema atlantico a guida statunitense e il multipolarismo. Purtroppo le nostre previsioni si sono verificate con la recente missione a Taiwan della presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi. 

Si tratta in effetti di un provocazione gravissima, inserita in una strategia guerrafondaia di continua escalation militare, che l’imperialismo atlantico (USA, NATO e UE) sta fomentando da tempo. Le conseguenze della missione di Pelosi a Taiwan possono essere pesanti: la violazione nordamericana del principio di “Una sola Cina” riconosciuto dall’ONU è un insulto alla diplomazia e spinge l’umanità sull’orlo di una guerra di ampie dimensioni.

Il Partito Comunista chiede la fine delle provocazioni imperialiste ai danni della Repubblica Popolare Cinese nonché il rispetto dei principi della Carta dell’ONU e dell'Atto finale della Conferenza di Helsinki e si impegna per la costruzione di un nuovo ordine internazionale multipolare retto dai princìpi di pace, sovranità nazionale e progresso sociale. In quest’ottica ribadisce i seguenti punti politici:

1) il ritorno a una stretta neutralità da parte della Confederazione con la fine della cooperazione del nostro esercito con alleanze militari offensive come la NATO;

2) la rigorosa applicazione del principio di “Una sola Cina” e il rifiuto delle provocatorie ingerenze degli USA nell’Indo-Pacifico contro le Isole Salomone e la Repubblica delle Kiribati.

3) la sospensione dell’acquisto degli aerei da guerra F-35A (progettati con vincolo tecnologico americano) fino almeno al voto popolare.

4) la messa a disposizione dei nostri buoni uffici per favorire una soluzione diplomatica del conflitto in Ucraina che preveda la fine della forsennata corsa agli armamenti cui stiamo assistendo.

5) Il rafforzamento (tramite adesione individuale) del Movimento Svizzero per la Pace e, per i giovani coscritti dell’esercito svizzero (ormai controllato dalla NATO) la richiesta di passaggio al Servizio Civile ai sensi della legge.

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