Una decisione che arriva dopo mesi di trattative tra le parti
BERNA - Una buona notizia per i dipendenti di Posta e PostFinance. Le masse salariali aumenteranno ciascuna dell'1,6%. A darne notizia questa mattina in due comunicati distinti transfair e la Posta. La decisione arriva da una commissione di conciliazione, dopo mesi di trattative tra le parti. Il risultato, commenta transfair, «è solo leggermente inferiore all'ultima rivendicazione» e pertanto si dice soddisfatto. L'aumento si applica a circa 28mila collaboratori e collaboratrici.
«È valsa la pena ricorrere all’arbitrato», questo il commento sul risultato della presidente di transfair e Consigliera nazionale Greta Gysin. «In tal modo siamo riusciti a ottenere per le collaboratrici e i collaboratori aumenti salariali degni del lavoro che svolgono».
Dal canto suo, la Posta spiega che «le fasce salariali del CCL aumenteranno dell’1,6%. Il salario minimo aumenta di 871 franchi, passando a 55’288 franchi all’anno, ovvero a circa 4250 franchi al mese. La Posta e PostFinance attuano queste misure salariali con effetto retroattivo al 1º aprile 2025».
«Dopo intense trattative - afferma Valérie Schelker, responsabile Personale e membro della Direzione del gruppo Posta - abbiamo il via libera e possiamo procedere con l’attuazione delle misure salariali per i membri del personale. In qualità di datori di lavoro socialmente responsabili, la Posta e PostFinance offrono salari equi e condizioni di impiego interessanti. Dato che la Posta intende fare a meno dei fondi pubblici anche in futuro, per noi è fondamentale rimanere competitivi e continuare a pagare salari in linea con il mercato».
Le trattative salariali per il personale di Posta Immobili Management e Servizi SA, PostLogistics SA, notime (Schweiz) AG e AutoPostale SA sono condotte separatamente.
In concreto, la Posta e PostFinance accordano al loro personale sottoposto ai contratti collettivi di lavoro (CCL):
• lo 0,7 per cento della massa salariale ammissibile per aumenti salariali generali (p. es. per compensare l’inflazione);
• lo 0,5 per cento per aumenti salariali individuali (p. es. per buone prestazioni);
• e lo 0,4 per cento per aumenti salariali strutturali (fissi in base al nuovo CCL).
A questo si aggiunge il pagamento una tantum di 400 franchi svizzeri per il personale a tempo pieno che la Posta ha effettuato a gennaio indipendentemente dall’esito del processo di arbitrato. Il tutto si traduce in un aumento salariale di circa il 2,1 per cento per un totale di circa 28 000 dipendenti.