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REGNO UNITO«La festa è finita, Boris»

07.06.22 - 10:21
Le prime pagine dedicate al voto di fiducia a Boris Johnson. «Un'anatra zoppa». «Un voto umiliante». «Un attacco brutale»
Daily Mirror / The Guardian / i
«La festa è finita, Boris»
Le prime pagine dedicate al voto di fiducia a Boris Johnson. «Un'anatra zoppa». «Un voto umiliante». «Un attacco brutale»
Il premier britannico ha incassato il sostegno della maggioranza conservatrice. Le cifre della votazione - 211 a favore, 148 contro - certificano però come la sua leadership nel partito sia ormai fratturata

LONDRA - Esame superato e poltrona salva. Per ora. Il premier britannico Boris Johnson ha incassato ieri sera la fiducia dei deputati della maggioranza conservatrice con 211 voti a favore e 148 contro. Un 59% accolto come un risultato «convincente» e «molto buono» dal Primo ministro. «L'occasione», auspicata già nelle prime ore di ieri mattina, di lasciarsi lo strascico delle polemiche legate al Partygate «alle spalle» ma che oltre lo specchio della vittoria certifica pure quanto quella dell'ex sindaco di Londra sia ormai, di fatto, una leadership mutilata.

Ed è infatti questa la storia che raccontano una larga parte delle prime pagine dei quotidiani pubblicati oggi oltre la Manica, sulle quali campeggia, in varie sfumature, il volto crucciato di BoJo, che tutto trasmette fuorché la sensazione di aver appena trionfato in qualcosa. La più emblematica è quella di "thatcheriana" memoria, scelta sia dal Guardian che dal Times, in cui lo si vede a bordo dell'automobile che lo ha riaccompagnato dal Palazzo di Westminster al 10 di Downing Street. Il primo titola: «Il Premier aggrappato al potere dopo un voto umiliante». Il secondo parla invece di un «vincitore ferito».

Boris non molla, ma...
«Ferito e indebolito, ma Johnson promette di restare in carica», titola The Herald. Il Daily Telegraph invece parla di una «vittoria vuota che fa a pezzi i Tories», come ben certificano le cifre dello scrutinio, riportate a caratteri cubitali nel titolo di copertina del Financial Times: «Johnson ferito dal voto di fiducia» con «il 41% dei deputati Tory che si ribellano». Una ferita che appare difficile da rimarginare; ricordando anche il precedente di Theresa May, che - nel mese di maggio del 2019, sull'onda negativa della Brexit - annunciò le dimissioni a soli sei mesi dal voto di fiducia. Ma il premier «promette: andrò avanti comunque», scrive il Daily Mail, secondo cui i 148 Tories che hanno votato contro «hanno premuto il pulsante dell'autodistruzione». Anche il Daily Express decide di concedere più luci allo slancio delle intenzioni di Johnson piuttosto che alla sberla incassata dai suoi. «Ribelle e indomito... Boris: condurrò il partito alla vittoria».

«La festa è finita, Boris»
Per il morning paper i, BoJo è «ferito» e «in pericolo». E sottolinea come il «risultato sia peggio di quello conseguito nel 2018 da May», evocando lo spettro di un "golpe" che potrebbe essere innescato dalle retrovie della maggioranza conservatrice dopo una «notte dei biondi coltelli», come titola il tabloid Sun. «Pugnalato alla schiena da 148 Tories». Un «attacco brutale» incalza il Daily Mirror, che propone il titolo forse più spietato ma quantomai azzeccato: «La festa è finita, Boris». Lo stesso scelto da Metro, che nei due sottotitoli parla anche di «sopravvivenza» e descrive l'ex sindaco di Londra come «un'anatra zoppa». E concludiamo la carrellata con l'intraducibile gioco di parole proposto dallo scozzese Daily Record, che rispedisce al mittente lo slogan sfoggiato dai conservatori durante le elezioni generali del 2019: «Get Borexit Done». «Il Primo ministro sopravvive a un brutale voto di sfiducia e resta al 10» di Downing Street, «ma è stato avvisato che sarà fuori entro un anno».

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