Sgarbi espulso dalla Camera e portato fuori di peso

Aveva insultato una collega, ora è oggetto di un'istruttoria.
Lui nega tutto e accusa di essere stato censurato.
ROMA - Vittorio Sgarbi è stato espulso dall'aula della Camera dei Deputati italiana dopo aver attaccato i magistrati e insultato una collega, Giusy Bartolozzi. Il tutto mentre era in corso l'esame del decreto Giustizia.
Sgarbi è stato allontanato su decisione della vicepresidente Mara Carfagna ma si è rifiutato di uscire. Quindi sono dovuti intervenire alcuni commessi che l'hanno portato via di peso.
«Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce» ha affermato Carfagna, applaudita dall'intera aula, all'indirizzo di Sgarbi.
Il presidente della Camera Roberto Fico ha dichiarato, con una nota stampa, che il comportamento «sessista» di Sgarbi è «indecente e indegno». «Ho dato mandato ai questori di aprire un'istruttoria per prendere gli opportuni provvedimenti. La mia piena solidarietà alla deputata Giusi Bartolozzi e alla vicepresidente Mara Carfagna» ha aggiunto Fico.
Nonostante gli svariati video che riprendono gli attacchi verbali, Sgarbi nega di aver insultato Bartolozzi e Carfagna. «Di indecente e indegno c'è solo il comportamento di Fico che mi attribuisce cose mai dette ignorando che le persone e i deputati non si dividono per sessi, e io non ho detto nulla di diverso da quello che avrei detto a un deputato maschio. Si tratta di una ignobile strumentalizzazione». Infine il critico d'arte afferma di essere vittima di censura: «Mi hanno impedito di votare, è fascismo».




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