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L'effetto domino fra i palazzi in Cina

Evergrande sull'orlo della bancarotta ma non sarebbe l'unica in un settore immobiliare con un gigadebito da capogiro
keystone-sda.ch / STF (ALEX PLAVEVSKI)
L'effetto domino fra i palazzi in Cina
Evergrande sull'orlo della bancarotta ma non sarebbe l'unica in un settore immobiliare con un gigadebito da capogiro
PECHINO - Non è ancora chiaro se Evergrande, il colosso dell'immobiliare cinese a rischio default, riuscirà a salvarsi. Ma anche se ce la facesse è molto probabile che diversi altre compagnie del medesimo settore seguano la sua s...

PECHINO - Non è ancora chiaro se Evergrande, il colosso dell'immobiliare cinese a rischio default, riuscirà a salvarsi. Ma anche se ce la facesse è molto probabile che diversi altre compagnie del medesimo settore seguano la sua spirale di debiti, verso il basso.

Questo venerdì si capirà se Evergrande potrà o meno versare quanto dovuto, oppure alzare la bandiera bianca della bancarotta. Stando all'agenzia S&P sarà molto probabilmente la prima di una lunga serie, perché circa un terzo delle grandi aziende immobiliari della Repubblica Popolare navigherebbe nelle medesime acque.

Il settore immobiliare cinese, che non è estraneo al debito, si troverebbe secondo S&P in un momento «di turbolenza insolitamente intenso». Evergrande, con i suoi 300 miliardi di debiti, è solo una goccia nel mare di 5'000 miliardi di debiti dell'intero settore, come stimato dagli analisti di Nomura, citati dal Guardian. Praticamente un terzo dell'intero PIL cinese.

Entro i prossimi 12 mesi le compagnie in rosso dovranno riuscire a restituire ai creditori circa 92 miliardi di dollari, un'impresa resa ancora più complicata dalla stretta voluta da Pechino, e Xi Jinping, sulla concessione dei crediti così come il downgrading di molte di loro nella zona a rischio: «Fra queste ci sono circa il 50% delle immobiliari cinesi nel nostro portafoglio», commenta S&P che resta molto pessimista sul fatto che Evergrande possa chiudere i conti questo venerdì

Lo scorso 23 ottobre, infatti, era riuscita a farlo sul filo di lana dell'ultimo secondo utilizzando ogni istante del periodo di “grazia” di 30 giorni. Che possa arrivare a raccogliere una nuova tranche da 44 milioni entro domani, e la successiva da 148 milioni è prevista per il prossimo 11 novembre.

 

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