Gaza, passo indietro su Tony Blair

Il presidente statunitense Trump voleva assegnargli una posizione di rilievo nella gestione dei territori palestinesi.
Il presidente statunitense Trump voleva assegnargli una posizione di rilievo nella gestione dei territori palestinesi.
WASHINGTON - L'ex premier britannico Tony Blair è stato escluso dalla lista dei candidati per il Board of peace previsto dal piano di pace del presidente americano Donald Trump per la Striscia di Gaza, a fronte delle obiezioni mosse da diversi stati arabi e musulmani. È quanto riporta il Financial Times citando fonti al corrente della questione.
Era stato lo stesso presidente americano a indicare Blair nel "Board of Peace" quando presentò il suo piano in 20 punti per porre fine alla guerra tra Israele e Hamas.
Un alleato dell'ex premier britannico ha tenuto a precisare che il «Board of peace sarà composto da leader mondiali in carica e ci sarà un comitato esecutivo più ristretto al suo interno», in cui dovrebbe sedere Blair insieme all'inviato USA per il Medio Oriente, Steve Witkoff, al genero di Trump, Jared Kushner, e ad altri alti funzionari dei paesi arabi e occidentali.
Il comitato esecutivo, non menzionato nel piano di pace, verrà creato come parte della struttura di governo postbellica e dovrebbe avere funzioni di coordinamento tra il Board of peace e il comitato tecnico palestinese incaricato della gestione quotidiana della Striscia di Gaza.
Secondo il Financial Times, il comitato esecutivo sarà guidato dall'ex inviato ONU e ministro della Difesa bulgaro Nickolay Mladenov. Il diplomatico bulgaro, oggi alla guida dell'Accademia Diplomatica Anwar Gargash di Abu Dhabi, è stato inviato speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente tra il 2015 e il 2020, spesso agendo da mediatore tra Israele e Hamas.
Curriculum «scarso» - Secondo il Financial Times, Blair è stato silenziosamente escluso dalla lista dei candidati per il consiglio che Trump ha dichiarato di voler presiedere personalmente.
Mentre i sostenitori di ex premier britannico avevano sottolineato il suo ruolo nel porre fine a decenni di violenza nell'Irlanda del Nord, i critici avevano sottolineato il suo «scarso» curriculum di successi come rappresentante del cosiddetto Quartetto - ONU, Unione Europea, Stati Uniti e Russia - per contribuire alla mediazione della pace in Medio Oriente.
Nel mondo arabo in generale, ricorda dal canto suo il Guardian, Blair era visto con scetticismo e ostilità anche per il suo ruolo nella disastrosa invasione dell'Iraq guidata dagli Stati Uniti nel 2003.




