Mail segrete e incontri vietati: lo scandalo che scuote la corona

Emergono email e legami controversi tra il fratello di re Carlo III, Epstein e altri uomini d'affari.
Emergono email e legami controversi tra il fratello di re Carlo III, Epstein e altri uomini d'affari.
LONDRA - Non accennano a fermarsi le rivelazioni sugli scandali che per anni hanno coinvolto Andrea Mountbatten-Windsor, terzogenito della regina Elisabetta II e fratello minore di re Carlo III, privato del titolo di principe nei giorni scorsi dallo stesso Carlo sull'onda degli ultimi dettagli emersi sui media sui suoi rapporti con il defunto faccendiere pedofilo statunitense Jeffrey Epstein e con altri personaggi di dubbia reputazione.
Rivelazioni che investono pure l'ex moglie del 65enne Andrea, Sarah Ferguson, e rischiano di minacciare ormai la posizione delle loro due figlie, Beatrice ed Eugenie, per ora risparmiate dall'umiliante revoca dei titoli di principesse.
A rilanciare il caso è fra gli altri il quotidiano britannico The Guardian, che pubblica i contenuti di nuove email - rimbalzate dagli Stati Uniti - scambiate dall'ex duca di York con Epstein nel 2010, un anno dopo il primo arresto del finanziare per sfruttamento di minorenni.
Nei testi emersi adesso, l'allora figlio prediletto della regina Elisabetta afferma di sperare d'incontrare Epstein nonostante le sue vicende giudiziarie. E riceve dal miliardario americano la sollecitazione a vedere Jes Staley, chiacchierato banchiere all'epoca al vertice del colosso JP Morgan e successivamente messo al bando nel Regno Unito per aver mentito alle autorità sulle sue relazioni con Epstein.
L'emittente pubblica britannica Bbc, da parte sua, solleva ombre sul ruolo di "brand ambassador" (propriamente una persona selezionata da un'azienda o un marchio per rappresentare e per promuovere il brand in modo positivo) rivestito a suo tempo da Sarah Ferguson (in cambio di compensi pari a quasi 1,9 milioni di franchi) per conto di un società di mining di criptovalute (la generazione di nuove monete virtuali) fondata a Las Vegas (Nevada, USA) da un altro controverso uomo d'affari americano, Jay Bloom. Personaggio incontrato dall'ex duchessa assieme alla figlia Beatrice e poi introdotto fra il 2018 e il 2019 allo stesso Andrea, fino a una visita guidata a Buckingham Palace, la residenza ufficiale del sovrano del Regno Unito, dove l'allora principe - sulla carta tuttora ottavo nella linea di successione al trono britannico - possedeva all'epoca ancora un ufficio, sotto il regno di sua madre, avendo continuato a svolgere incarichi di rappresentanza ufficiale della monarchia fino al 2020, prima della riesplosione dello scandalo Epstein.
Intanto da Washington alcuni esponenti americani del Partito democratico hanno invocato ieri una convocazione di Andrea al Congresso dinanzi alla commissione che sta esaminando il dossier Epstein.





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