Cannoni ad acqua e lacrimogeni contro i manifestanti

proteste e blocco dei social dopo la rimozione della dirigenza Chp e l'intervento delle forze dell'ordine.
ISTANBUL - La polizia in assetto anti sommossa è intervenuta con cannoni ad acqua e gas lacrimogeno per disperdere un gruppo di manifestanti presso la sede centrale del maggior partito di opposizione turco, il Chp, a Istanbul. Secondo quanto riferiscono vari media turchi, ci sono anche molti arrestati mentre alcuni dei manifestanti sono rimasti feriti durante gli scontri con la polizia.
La protesta è in corso da ieri sera e i dimostranti, tra cui sono presenti anche deputati del Chp, contestano una decisione di un tribunale di Istanbul che la scorsa settimana ha annullato per "truffa" i risultati del congresso provinciale del partito tenuto nel 2023, rimuovendo dall'incarico il presidente della sezione del partito della città sul Bosforo e altri 196 delegati eletti nello stesso congresso.
Le forze dell'ordine hanno circondato già ieri sera la sede del Chp mentre da oltre 12 ore l'accesso e l'utilizzo dei principali social network e servizi di messaggistica in Turchia è bloccato o problematico e la prefettura di Istanbul ha vietato manifestazioni in vari quartieri fino al 10 settembre. Le tensioni con le forze dell'ordine si sono alzate quando è arrivato presso la sede del partito Gursel Tekin, un ex membro del Chp, che è stato nominato come presidente ad interim della sezione di Istanbul dopo la rimozione della precedente classe dirigente, in una decisione che è stato fortemente contestata dai membri del partito.
A partire dalla fine dello scorso anno, il Chp è stato al centro di diverse inchieste, tra cui una per corruzione che ha portato agli arresti del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, ritenuto il principale rivale del presidente Recep Tayyip Erdogan, e di altri funzionari o impiegati comunali, provocando forti proteste di piazza.




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