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SLOVACCHIA

Le munizioni all'Ucraina, ma la stretta di mano a Putin

La Slovacchia produce sempre più munizioni da reindirizzare al fronte. «Ma la leadership politica si sta svincolando dai suoi alleati».
IMAGO
Fonte Ats ans
Le munizioni all'Ucraina, ma la stretta di mano a Putin
La Slovacchia produce sempre più munizioni da reindirizzare al fronte. «Ma la leadership politica si sta svincolando dai suoi alleati».

BRATISLAVA - Mentre il governo slovacco del premier Robert Fico blocca gli aiuti militari all'Ucraina e mette in discussione gli armamenti dell'Ue, l'azienda ceca della famiglia Strnad sta realizzando in Slovacchia una catena di produzione autonoma di munizioni per artiglieria. Ne informa oggi il sito del quotidiano slovacco Sme.sk.

«La Slovacchia è un paese in cui la leadership politica sta svincolando le relazioni con i suoi alleati occidentali, l'Ucraina e rafforzando le relazioni con la Russia, mentre i maggiori produttori di armi vanno nella direzione opposta. Stanno costruendo una fortezza di munizioni di importanza europea», ha scritto Sme.sk.

Solo due aziende dell'industria bellica europea potranno vantarsi nel 2027 di produrre proiettili da 155 mm senza l'aiuto di aziende terze: la Rheinmetall tedesca e il Czechoslovak Group (Csg), di cui il proprietario è il miliardario ceco Michal Strnad. Il gruppo opera a Dubnica nad Vahom (nell'Ovest del Paese) e guarda con grande interesse all'iniziativa di armamento nell'Ue, del valore di 800 miliardi di euro. Il Csg figura anche tra i potenziali offerenti per la divisione difesa del Gruppo Iveco.

La Slovacchia è uno dei maggiori esportatori di munizioni all'Ucraina. Le aziende, con il consenso dello Stato, inviano le forniture in Occidente, dove vengono poi reindirizzate ai difensori ucraini, ha scritto Sme.sk. Nel 2024 la Slovacchia ha esportato il maggior numero di armi e munizioni della sua storia.

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