Alpinisti salvati dagli indios sul picco più alto della Colombia

I soccorsi hanno ritardato sei giorni a causa di complicazioni nell'accesso alla zona
I soccorsi hanno ritardato sei giorni a causa di complicazioni nell'accesso alla zona
BOGOTÀ - Una spedizione composta anche da indigeni dell'etnia Arhuaco è riuscita a salvare due alpinisti intrappolati da diversi giorni sul picco Cristoforo Colombo, la vetta più alta della Colombia.
Santiago Aparicio e Julio Bermúdez erano partiti la mattina del 13 marzo verso la montagna di 5.775 metri, situata nella Sierra Nevada de Santa Marta (nord), per compiere un insolito volo in parapendio tra le nevi. Ma l'indomani un incidente ha lasciato Bermúdez gravemente ferito, costringendo i due compagni ad attendere gli aiuti tra rocce e ghiacciai.
I soccorsi hanno ritardato sei giorni a causa di complicazioni nell'accesso alla zona, caratterizzata da atipiche condizioni topografiche e da forti venti. Alla fine i due sono stati raggiunti grazie ad uno spettacolare salvataggio, dopo un giorno intero di camminata lungo un terreno inospitale, che ha coinvolto indios, soccorritori ed elicotteri.






Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!