Cerca e trova immobili
STATI UNITI

Uvalde, licenziato il capo della polizia scolastica

Il board del distretto ha votato all'unanimità per cacciare Pete Arredondo
keystone-sda.ch / STF (Eric Gay)
Uvalde, licenziato il capo della polizia scolastica
Il board del distretto ha votato all'unanimità per cacciare Pete Arredondo
UVALDE - Un'ora, 14 minuti e 8 secondi: è il tempo passato tra l'ingresso della polizia nella scuola elementare di Uvalde e l'uccisione dello sparatore. Una reazione giudicata tardiva e inadeguata dalle indagini preliminari sulla strage, che &...

UVALDE - Un'ora, 14 minuti e 8 secondi: è il tempo passato tra l'ingresso della polizia nella scuola elementare di Uvalde e l'uccisione dello sparatore. Una reazione giudicata tardiva e inadeguata dalle indagini preliminari sulla strage, che è costata la vita a 19 bambini e due adulti.

Questa è la ragione principale del licenziamento del capo della polizia del distretto scolastico, Pete Arredondo. Il board dell'istituto ha preso la decisione all'unanimità, accogliendo la raccomandazione del sovrintendente scolastico.

Nel corso di una riunione speciale che ha preceduto il voto un oratore, che i media Usa hanno identificato in un giovane allievo, ha dichiarato: «Ho dei messaggi per Pete Arredondo e tutte le forze dell'ordine che erano lì quel giorno. Consegnate il badge e dimettetevi. Non meritate di portarne uno». Arredondo non era presente: il suo avvocato ha dichiarato che l'incontro non era considerato sicuro, in ragione delle minacce di morte ricevute nelle scorse settimane.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE