È morto Desmond Tutu

L'arcivescovo sudafricano, e premio Nobel, fu una delle figure-cardine dell'apartheid, aveva 90 anni
L'arcivescovo sudafricano, e premio Nobel, fu una delle figure-cardine dell'apartheid, aveva 90 anni
PRETORIA - «Coscienza morale dell'apartheid», così era soprannominato Desmond Tutu - reverendo anglicano e premio Nobel (nel 1984) - che oggi si è spento «pacificamente» in una casa di cura a Cape Town. Lottava contro il cancro dalla sua prima diagnosi, giunta alla fine degli anni '90.
«Si tratta di un altro luttuoso capitolo, l'ennesimo addio della nostra generazione di sudafricani moderni a una di quelle figure che hanno permesso la liberazione del Sudafrica», ha commentato a caldo il presidente Cyrli Ramaphosa.
Paladino di un Sudafrica «arcobaleno», come l'aveva battezzato proprio lui, Tutu era sempre stato contrario alla lotta armata, alla violenza e al rancore appoggiando invece figure più ragionevoli e moderate, come Nelson Mandela.
E proprio Mandela, dopo l'elezione alla presidenza nel 1994, gli aveva affidato l'arduo compito di presiedere la Commissione per la verità e la riconciliazione (Truth and Reconciliation Commission).
Compito del tribunale speciale, le cui sedute erano trasmesse in televisione e hanno fatto la storia, era quello di raccogliere le testimonianze di vittime e perpetratore degli abusi razziali e - quando possibile - concedere il perdono.
Sempre critico del Congresso Nazionale Africano (ANC), nel 20123 Tutu è stato escluso dai funerali di Nelson Mandela. Una cosa da cui si era detto «profondamente ferito», aveva dichiarato al Guardian nel 2014.









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