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Manifestanti no Green Pass attaccano un pronto soccorso

Tutto è nato dal tentativo di liberare uno dei partecipanti che era stato fermato e ricoverato
Reuters
Fonte Ats/Ans
Manifestanti no Green Pass attaccano un pronto soccorso
Tutto è nato dal tentativo di liberare uno dei partecipanti che era stato fermato e ricoverato
ROMA - Una trentina di manifestanti ha assaltato nella notte il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma dove era stato ricoverato uno dei partecipanti alla protesta contro il Green Pass, sfondando la porta di ingresso. Sono rimaste ferite q...

ROMA - Una trentina di manifestanti ha assaltato nella notte il pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma dove era stato ricoverato uno dei partecipanti alla protesta contro il Green Pass, sfondando la porta di ingresso. Sono rimaste ferite quattro persone: due agenti delle forze dell'ordine e due operatori sanitari, di cui un'infermiera che è stata colpita con una bottigliata in testa. 

«La situazione è tornata alla normalità dopo alcune ore con l'intervento delle forze di polizia italiane». Ha spiegato l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato, sul posto per un sopralluogo. «L'assalto è scattato perché uno dei fermati, un uomo proveniente dalla Sicilia, era stato ricoverato in ospedale. Probabilmente nel tentativo di liberarlo. È stata forzata la porta d'ingresso, sono state divelte barelle e gli operatori si sono barricati dentro. I facinorosi sono però riusciti a entrare nell'area rossa del pronto soccorso».

38 agenti feriti, 600 manifestanti identificati

Sono 38 gli appartenenti alle forze dell'ordine italiane rimasti feriti negli scontri di ieri a Roma. Tra questi un dirigente della questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della polizia scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo. Lo rende noto la Questura.

Durante i servizi preventivi alla manifestazione - sottolinea la questura - sono stati intercettati e identificati 600 manifestanti provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro, Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto e Arezzo. Controllati 56 minivan e cinque pullman e numerose moto.

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