Baby spacciatori: raccoglievano soldi e indicavano agli avventori dove acquistare la droga

Un'indagine durata un anno ha portato alla luce le prove di un giro illegale con tanto di minorenni coinvolti
CATANIA - Bambini spacciatori. Le organizzazioni criminali si rifanno anche sui più piccoli. I carabinieri di Catania hanno portato alla luce diverse piazze di spaccio nell'operazione denominata "Quadrilatero" e tra i 20 indagati, ci sono ragazzini di 10 anni.
È quanto succede nella zona di San Cosimo che, oltre a essere una zona di spaccio, è anche sotto il controllo del clan mafioso Santapaola-Ercolano. L'indagine, durata un anno e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, ha portato alla luce un libro contabile che testimonia un vasto giro di cocaina, crack e marijuana, con tanto di annotazioni sui guadagni e sulle quantità vendute. I bambini venivano usati per raccogliere i soldi e indicare i luoghi dove comprare le sostanze agli avventori. In tutto 20 persone sono coinvolte nella vicenda, numero che poteva garantire una piazza attiva giorno e notte, 24 ore su 24.
Finora sono state arrestate 15 persone, tre sono ai domiciliari e due ancora ricercati. Le accuse sono di tentata estorsione, estorsione in concorso, associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di droga. Tutte aggravate dal metodo mafioso in quanto secondo l'Arma dei carabinieri si sono avvalsi «delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche di un'associazione mafiosa».




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