Bombardato un mercato, muoiono in 64, colpiti anche diversi bambini

Un nuovo massacro di innocenti nel Tigray, ma l'Esercito nega: «Erano ribelli travestiti da civili»
ADDIS ABEBA - Bombe dal cielo su un mercato, ed è - ancora - un bagno di sangue. Sono almeno 64 le vittime di un attacco aereo dell'aviazione etiope che ha colpito dei civili nella martoriata regione del Tigray. I feriti, riportano le autorità, almeno 180.
A essere colpita, una piazza nella città di Togoga dove era in corso un mercato, anche se il bersaglio dichiarato dall'Esercito avrebbe dovuto essere un covo di ribelli: «Non è possibile che fossero civili», ha confermato all'AFP il colonnello Getnet Adane, «si trattava di ribelli in incognito».
È diversa la versione dei sopravvissuti, e dei soccorsi che parlano di un normalissimo mercato - nel pieno delle sue attività quotidiane - e dove si trovavano anche molti bambini. Anche le Nazioni Unite sono intervenute, chiedendo un'indagine per fare chiarezza sull'accaduto.
Il raid arriva in un momento estremamente delicato in Etiopia, dove la conta dei voti per le elezioni è ancora in corso e la regione del Tigray è particolarmente in fermento.




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